“PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 20 gennaio 2015
“LA VITA PRODIGIOSA DI ISIDORO SIFFLOTTIN” di Enrico Ianniello;
Approda alla narrativa con il suo romanzo di esordio Enrico Ianniello, regista, autore, traduttore, attore e ora anche scrittore con “LA VITA PRODIGIOSA DI ISIDORO SIFFLOTTIN” edito da Feltrinelli. Un esordio ben riuscito perché il romanzo è una potente favola sul potere delle parole e del linguaggio, sul potere delle idee. E’ la storia di Isidoro Raggiola che vive nel piccolo paese di Mattinella in Irpinia, un antico borgo lontano dal mare. Sin dalla nascita il bambino rivela doti prodigiose, infatti mentre tutti i neonati emettono il loro primo vagito, lui sorprende tutti con un “prì”, un fischio come quello degli uccelli. Per Isidoro fischiare è naturale come respirare e così comincia a dialogare con gli uccelli e con uno in particolare, un merlo indiano di nome Alì. Il giovane racconta la sua storia ripercorrendo l’infanzia a Mattinella e parlando degli insegnamenti di suo padre, un uomo eccentrico che aveva l’abitudine di scrivere lettere immaginarie a personaggi storici realmente vissuti. Il padre gli aveva insegnato ideali di libertà, giustizia e uguaglianza sociale e Isidoro aveva così creato un “fischiabolario”, un vocabolario fatto di fischi da insegnare a tutti i poveri del mondo per riuscire a conversare tra di loro senza essere capiti dagli altri e attuare così una “ rivoluzione pacifica” e trasformare tutti i poveri in uccelli. La favola è incentrata sul potere del linguaggio, che siano fischi o parole le idee importanti volano alto come gli uccelli, si diffondono nell’aria fra la gente creando il movimento delle idee nuove che trasforma e migliora il mondo. Una trama veramente originale, aggraziata e suggestiva per questo romanzo di Enrico Ianniello che gioca con le parole creando un vocabolario alternativo con neologismi frutto di combinazioni divertenti tipo “spettansia”, combinazione di “spettacolo e fantasia” e altri termini così inventati. Il finale del romanzo è movimentato perché la dura realtà entra prepotentemente nella vita serena di Isidoro: arriva il terremoto in Irpinia del 1980 che tutto distrusse e interrompe la favola della vita del giovane prodigioso; ma è solo un momento e Isidoro dopo questa brutta esperienza andrà verso nuove idee e nuovi incontri e proseguirà nel diffondere il potere delle parole. Un romanzo bello che alterna momenti di pura fantasia e ironia a momenti di riflessione con estrema naturalezza e incredibile soavità. Sarà che quando le parole sono giuste tutto risulta estremamente vivo.
DANIELA MEROLA