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“pensare parole”: recensione libro per martedì 21 ottobre 2014 “come un chiodo nel muro” di Tony Laudadio;

Creato il 21 ottobre 2014 da Dan76

PER “ PENSARE PAROLE”: recensione libro per martedì 21 ottobre 2014-

“COME UN CHIODO NEL MURO” di Tony Laudadio edito da Bompiani;

Tony Laudadio attore di teatro e cinema torna alla scrittura con cui si cimenta egregiamente con “COME UN CHIODO NELMURO” dopo il riuscito “ESCO”; non è un giallo classico, non è un noir classico, l’autore non ama le definizioni e quindi anche i suoi libri oscillano in un genere non precisato oppure un po’ in tutti i generi a seconda di come lo si interpreta, una narrativa non di genere specifico. Di certo l’autore ama raccontare le persone, quelle che si incontrano in strada e che affrontano vicende più o meno curiose, strane, al limite del normale, più o meno drammatiche, comiche in alcuni tratti ma che hanno uno spessore psicologico notevole. “COME UN CHIODO NEL MURO” è un noir anomalo con un solo protagonista l’avvocato penalista Giustino Salvato ed in questo protagonista ce ne sono tanti che si snodano durante il racconto, lui rappresenta un insieme di persone di quelle che si incontrano nella vita quotidiana in uno sforzo creativo teso a concentrare in un unico personaggio varie sfaccettature e caratteri. Giustino Salvato è un avvocato penalista con una energia rabbiosa dentro che lo porta a doversi sfogare correndo nel bosco dietro la sua villa per non spaccare tutto, un uomo iroso, appassionato di letteratura e di moto, pieno di ossessioni e lati oscuri. Un suo collega viene ucciso e la vedova va da lui per chiedergli assistenza   giuridica e Giustino Salvato riconosce in Giorgia il suo primo amore; accetta con ritrosia il caso anche se è molto combattuto perché il ricordo di Giorgia è ancora vivo. Un libro che racchiude in sé una indagine sul male e una storia amorosa inesplosa, una zona di confine tra male e bene dove ci sono tanti dubbi fumosi, un racconto che vuole mettere in luce i segreti della mente umana e le ambiguità. Sullo sfondo di una città di provincia non precisata probabilmente in Campania e dove muove la sua quotidianità l’avvocato Salvato su uno sfondo di crimine, delinquenza, corruzione e dentro il quale  Salvato agisce tra compromessi e desiderio di salvezza e onestà. Un romanzo a tratti paradossale e che vuole essere uno spietato ritratto del nostro tempo in uno scenario senza sconti e con mistificazioni eclatanti. Giustino Salvato è costretto forza cose ad azioni estreme per riuscire a disinfestare dove è necessario. Ed è qui la bellezza di questo libro, un pulp a volte eccessivo sul mondo della nostra società e giustizia dove l’unica salvezza è l’amicizia e l’onestà intellettuale condite con una grande dose di ironia quella che Tony Laudadio ha usato in questo bellissimo libro.

DANIELA MEROLA

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