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Pensiamo al paese e dimentichiamo Berlusconi
Creato il 12 settembre 2013 da Leone_antonino @AntoniLeoneAffossarlo prima del tempo, prima del semestre europeo a guida italiana, senza che sia stata varata una nuova legge elettorale al posto del deprecato “porcellum”, (che tutti però si tengono stretto, Grillo incluso), sarebbe il massimo del masochismo nazionale, che al bene dei cittadini fa prevalere interessi particolari. Ancora di recente in un’intervista a Famiglia Cristiana, il presidente dei vescovi italiani, cardinale Bagnasco, ha ammonito che chi, in questo momento, si impunta per far cadere il governo sarà segnato a “futura memoria”.
Sarà difficile chiedere nuova fiducia agli elettori dopo averli penalizzati.
L’”accanimento terapeutico” per salvare il “soldato Silvio” dopo una condanna definitiva, rischia di gettare il Paese nel caos istituzionale e sociale.
Senza sbocchi certi per nessuno. A chi giova? Non certo alle famiglie e ai giovani che vedono il loro futuro sempre più incerto. Eppure, quando fu varato il governo Letta, Berlusconi dichiarò che le sue vicende personali non avrebbero influito sulle sorti del governo. Forse, abbiamo capito male, pazienza.
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