Certo è che Renzi ha un bel coraggio a paragonare il baratro in cui l’Italia sta sprofondando alla flessione che sta registrando l’economia tedesca.
Sembra che si compiaccia di questo, che ritenga che la stagnazione che sta riguardando l’Eurozona sia la normalità…solo che da noi questa normalità sta durando da anni. In poche parole, vede il fuscello nell’occhio del vicino e non considera la trave che ha nel proprio.
Oltretutto è convinto (?) che l’Italia facendo le riforme possa trainare l’Europa trascinando l’Eurozona fuori dalla crisi! Semplicemente folle!
Intanto, il nostro debito pubblico continua a salire vertiginosamente e nonostante le tasse siano aumentate in maniera esponenziale, le entrate tributarie diminuiscono (effetto curva Laffer, ma forse i nostri pseudo-economisti, bocconiani in testa, non lo sanno!). La disoccupazione pure è aumentata, il PIL è sceso, non si parla più di inflazione ma di pericolosissima deflazione. Il “Mare nostrum” e l’accoglienza dei clandestini (io continuo a chiamarli così, perché ben pochi arrivano in Italia forniti di documenti), ci costano una cifra.
Fino ad ora il governo Renzi non ha effettuato una riforma costruttiva che sia una! Se per riforma intende quella del Senato, è semplicemente una beffa. Pe mio conto, il Senato l’avrei abolito del tutto da tempo. Prima perché com’era concepito inizialmente ostacolava invece di favorire la fase di formazione delle leggi.Poi per le funzioni che gli rimarranno, visto che riguarderanno principalmente gli affari regionali, quelli potevano essere discussi e varati nelle sedi opportune, i Consigli e le Giunte regionali appunto, senza far convergere tutte queste persone nella solita, eterna Roma, in quanto, pur senza percepire emolumenti di sorta, almeno il rimborso spese dovrà comunque essere corrisposto.
Avevo riposto in Renzi qualche speranza, confidando nel nuovo, ma vedo che al peggio non c’è mai fine!