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Pensieri e riflessioni su "436" di Anna Giraldo

Creato il 29 marzo 2012 da Anjaste @anjaste

Titolo: 436Autore: Anna GiraldoEditore: Casini EditoreISBN: 8879051962
Sinossi:Cosa ci fa un giaguaro in carne e ossa nel cuore di Londra? Cosa sono tutte quelle reminiscenze di un passato remoto? E le visioni sanguinose che perseguitano Redlie, diciassettenne venuta dall'Italia, ospite a Londra di zia Daisy? Perché tutti continuano a dirle che la sua luce è abbagliante? Cosa significa? Ci sono nuovi adorabili amici per Redlie. Ci sono una zia un po' squinternata ma premurosa e un padre che da sempre è lontano. C'è un gattino randagio di nome Copernico. C'è un segreto che nessuno vuole rivelarle: - Devi arrivarci da sola - le rispondono ogni volta che lei chiede. C'è un amore, uno splendido e tenebroso giovane, dalle abitudini e dai comportamenti inspiegabili. Ma c'è anche David. Ossuto e grigio, quanto spietato e violento.
Il mio pensiero:Romanzo d'esordio della bravissima Anna Giraldo che mi ha colpita fin dal primo momento, fin da quando ho potuto stringere il volume tra le mani. 
Il libro presenta infatti una sovracopertina dalle immagini bellissime che rispecchiano il contenuto stesso delle pagine, ovverosia una coverflip, una doppia copertina (fronte e retro). La stessa immagine è riproposta su entrambi i lati della stessa, quella esterna però riportante codice a barre e dati tecnici, quella intera più evocativa senza scritte ma solo la bellissima illustrazione. Trovo che l'idea sia fantastica. Fa sentire il libro più tuo, più vivo. 
Particolarità del romanzo è anche che le pagine non riportano i numeri. Mi è capitato poche volte di trovare un libro senza pagine numerate, ma dopo una prima sensazione di “smarrimento”, il racconto ti avvince comunque a tal punto che non ci dai peso e prosegui senza sosta con la lettura fino alla fine. 
Altro punto a favore di questo romanzo è il fatto che si apra con una premessa che descrive in modo suggestivo un sogno ricorrente della protagonista. Poche righe scritte in corsivo e subito la fantasia si accende ed il romanzo ti conquista. 
Redlie McFarlane, diciassettenne che vive con la madre Alessandra in un paesino della Pianura Padana, abituata a crescere da sola ed a badare a se stessa rifugiandosi tra le pagine dei suoi amati libri, un giorno riceverà la visita della lontana zia Daisy. Redly ha origini anglosassoni, scozzesi per la precisione, e la sorella del padre (padre che non ha mai conosciuto) viene in Italia per invitarla a seguirla a Londra. Senza troppe riflessioni, delusa dalla sua attuale vita, decide subito di seguire la zia di cui fino a quel giorno non conosceva nemmeno l'esistenza. Inizierà per lei un percorso particolare, fatto di visioni incomprensibili, amici affascinanti e protettivi, strani poteri, un giaguaro accompagnato dal rullo incalzante di un tamburo che si aggira di notte per la città, insieme alla zia "fuori di testa" a cui subito si affeziona. 
«Giaguaro! Ecco il suo nome! Potente, misterioso, selvaggio.» 
«Ogni volta che il tamburo di Drake batte, egli torna a salvare l'Inghilterra.» 
Ben presto la protagonista si innamora della sua nuova vita e noi ci innamoreremo leggendo di lei grazie al suo carisma. Redly incarna proprio la figura della ragazza che avrei voluto essere: autonoma, forte, sicura, ferma e convinta dei suoi ideali… ed inoltre molto carina ed affascinante. I soliti clichè della protagonista diciassettenne bellissima con una ondulata chioma rosso scuro a cui manca l'affetto dei genitori, che a poco a poco intuisce di essere speciale, che si innamora di un altro ragazzo altrettanto speciale, dell'iscrizione nella nuova scuola, di amici "non proprio regolari"... non mancano. Devo dire però che Anna è stata bravissima ad apportare variazioni tali per cui il romanzo risulta godibile in ogni sua parte senza mai annoiare o presentare parti scontate. I protagonisti sono originali... un pò sopra le righe... e questo, sono sicura, vi affascinerà. Tutti i personaggi sono molto prodighi di bacetti e abbracci consolatori. Il clima generale ricorderà quello di una grande famiglia di hippy e vi assicuro, è una sensazione bellissima per l'armonia e la complicità che trasmette. Ognuno ha il suo fascino e magnetismo per come è caratterizzato: Honey è così spiazzante nella sua semplicità, Sean così magnetico nei modi... Sean ci viene presentato a poco a poco, tanto che il suo nome sarà reso noto dopo alcune pagine dalla sua comparsa, e così facendo instilla nel lettore una sana curiosità. Per lo più la trama si chiarisce e la matassa si dipana mediante affermazioni sibilline. Ed è questo che fa entrare in gioco il lettore. Siamo noi che dobbiamo trarre le conclusioni più appropriate e metterci in gioco.Essendo ambientato a Londra, nei dialoghi spesso e volentieri troverete battute in lingua inglese per rendere tutto più reale e coinvolgente. Ho trovato anche questo particolare davvero originale ed innovativo. Non mi è mai capitato prima. Penso dia un tocco in più. Rende il tutto più londinese. Non abbiate paura: risulta tutto molto comprensibile anche a chi non conosce la lingua inglese. Il linguaggio utilizzato è fluido, fresco e giovanile senza forzature. Colpisce l'allarmante spontaneità dei dialoghi. 
L'autrice è stata attenta a tutto. Gli stati d'animo della protagonista vanno spesso di pari passo con il tipico clima londinese, caratteristico per le frequenti piogge ed il cielo grigio... 
La trama mi ha conquistata a tal punto da non volermi mai separare dal libro per tutto il periodo della lettura. Il fascino dei personaggi mi ha ammaliata. Perchè 436? Perchè 436 anni prima l'anima divenne immortale ed il vero amore durò fino ad oggi e durerà per sempre... 
Ancora alcuni particolari sono rimasti inspiegati alla chiusura del romanzo: sarebbe bello scoprire cosa sia successo alla ladra della pietra rossa ed alla stessa. Mi piacerebbe avere anche qualche informazione in più sulla vita di tutti quei ragazzi speciali... Credo non ci sia da temere: ho già sul comodino il seguito che mi aspetta: Thunder + Lightning. Son convinta che anche con questo secondo capitolo non ci deluderà e ci fornirà tutti quei particolari e dettagli di cui la curiosità è ghiotta. 
Libro da non perdere. Assolutamente consigliato a chi ama il fantasy con un pizzico di amore “felino”.

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