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Pensieri e riflessioni su "Black Friars. L'Ordine della Penna" di Virginia de Winter
Creato il 06 agosto 2012 da Anjaste @anjasteIl mio pensiero: "Black Friars L'Ordine della Penna" è il terzo capitolo dell'appassionante saga gothic fantasy scritta dalla ormai nota e acclamata Virginia de Winters e pubblicato lo scorso luglio dalla Casa Editrice Fazi. Se volete leggere le mie precedenti recensioni le trovate QUI e QUI.
Cinquecento pagine ricche di intrighi, tradimenti, duelli, lotte di potere e amori contrastati e si arriva alla fine con un'unica esclamazione: già finito? Non vi nascondo che non ne avrò mai abbastanza.
Come sempre lo stile di quest'autrice, con la sua ricercatezza e dovizia di particolari ammalia e affascina.
Anche in questo terzo volume ritroviamo i personaggi a cui ormai ci siamo affezionati nei precedenti "L'ordine della Chiave" e "L'Ordine della Spada". Diciamo forse che l'attenzione del lettore, questa volta, si focalizza maggiormente su altre figure, a discapito della dolce ma risoluta Eloise Weiss e dell'affascinante Duca della Chiave, Axel Vandemberg. Tra questi ultimi scoccano ancora scintille per piccoli contrasti ma ben presto domate da dolci baci e carezze. Prosegue invece come un fuoco indomabile la silenziosa gara per le attenzioni di Eloise tra il centenario redivivo Ashton Blackmore, "quel dannato vampiro dalla faccia di bronzo" ed il Principe Vandemberg.
Potrei nominare invece regina indiscussa di questo tomo: Sophia Blackmore. Ultima erede della dinastia più ammirata e temuta, nonché garante della pace tra le creature del Presidio e gli umani, ci delizierà con le sue numerose scappatelle, la sua propensione a cacciarsi nei pericoli e la nascita di un nuovo e improbabile amore per un ragazzo che "ha l'aspetto di un angelo, ma è cattivo come il diavolo". Ah l'amore! Quando cupido scocca le sue frecce non guarda in faccia a nessuno...
Il linguaggio è come sempre poetico e le descrizioni dei luoghi e dei personaggi fatte a regola d'arte per sorprendere il lettore con la loro magia...
«Il Borgo di Altieres durante la notte aveva la magia sospesa dei luoghi che esistono solo fuori dal tempo. La vegetazione rigogliosa che invadeva i giardini, i tabernacoli di strani santi agli angoli delle vie e le colonne opulente delle dimore possedevano una bellezza decadente che cristallizzava le immagini in un sogno strano e affascinante».
Più spazio all'affascinante Bryce Vandemberg. Grazie Virginia per aver esaudito le mie preghiere! Bryce resta come sempre uno dei personaggi che amo di più. In queste pagine avrete modo di vederlo nelle vesti di tutore. Sarcasmo ed irriverenza celata dalle sue maniere eleganti ed attraenti. Forse il suo fascino sta proprio nella sua ritrosia nei confronti delle relazioni stabili... Chissà cosa gli riserverà il futuro?
«Ecco, Bryce Vandemberg e l'innocenza erano due concetti che non potevano assolutamente coesistere»
Come poi non restare affascinati dai componenti della Confraternita segreta delle Cinque Lune. Magnifici, valorosi e sempre pronti a difendere le giovani fanciulle... e... a profanare tombe e distruggere palazzi... (ma questi ultimi sono solo piccoli dettagli).
Grande assente, ma ancora portatrice di scompiglio con il ricordo del suo potere e la sua aurea, è la rediviva più temuta Belladore de Lanchale, che Axel ha sconfitto nel precedente capitolo. Qualcuno sta raccogliendo tutti gli oggetti a lei appartenuti per uno scopo ben preciso.
Mausolei, catacombe, antiche ville, palazzi patrizi, mantelli, crinoline e pizzi di cui non mi stancherò mai. Tra atmosfere gotiche, teschi, fantasmi, fiori, ossa e croci le creature del Presidio stanno sconfinando... I morti non riescono a riposare in pace ed il confine tra il loro mondo e quello dei vivi si sta assottigliando.
È un tomo ricco di genealogie e storie delle vecchie Nationes. Tanti i personaggi che popolano queste pagine, come nei precedenti volumi, e che possono scoraggiare il lettore per l'impegno che richiedono alla memoria, ma voglio ricordare che, come sempre, al termine del romanzo è proposta una chiarissima classificazione dei personaggi con le relative appartenenze alle Societas per aiutare il lettore ad orientarsi (oltre che ad una bella cartografia delle Nationes che arricchisce di fascino misterioso lo scritto). Personalmente io ho trovato solo un po' di difficoltà soltanto nel primo tomo, anche perché successivamente mi sono talmente affezionata a loro che non ho avuto più nessun problema. Forza, non fatevi scoraggiare. Non ve ne troverete pentiti.
Dimenticavo: quale sarebbe il modo migliore per vendicarsi di qualcuno che ti odia? Semplice. Far in modo che si innamori di te... sempre che il legamento funzioni... Riflettete gente, e troverete più che vere queste parole.
In conclusione consiglio vivamente questo terzo capitolo a chi ha già letto i primi (tra i tre è quello che ho amato di più) e voglio consigliare ancora, a chi non l'avesse ancora letta, di leggere tutta la trilogia per regalarvi ore piacevolissime in sua compagnia. Virginia de Winter resterà sempre una delle autrici che più amo.
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