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Pensieri e riflessioni su "Come finiscono le favole" di Lisa Kleypas
Creato il 21 agosto 2012 da Anjaste @anjasteIl mio pensiero: "Come finiscono le favole" è uno dei capolavori della ormai nota autrice statunitense Lisa Kleypas, che ha all'attivo numerosi romanzi rosa di successo tradotti in più Paesi, ed edito dalla Casa Editrice Mondadori nella nuovissima collana estiva.
Questo è un romanzo di cui ti innamori anche solo osservando la splendida cover: colori dolci e delicati uniti ad un senso di libertà e spensieratezza che attrae noi lettrici già dallo scaffale della libreria. Per me è stato amore a prima vista, confermato poi dalla maestria con cui la Kleypas gioca con le emozioni per riempire il cuore dei lettori con mille sentimenti esplosivi.
È un libro abbastanza breve, lo si legge in un pomeriggio perché non annoia e trasmette a chi legge quel senso di pace e serenità che solo una bella lettura sa regalare. Una lettura da godere in completo relax, lasciandovi andare ai sentimenti e facendovi trasportare dalla storia narrata dall'autrice.
Quasi duecento pagine di emozioni pure, vere e sincere, che sgorgano dal cuore e conquistano. La forza di queste emozioni, che a poco a poco prenderanno il sopravvento, sorprende anche Mark, il protagonista maschile di questo delicato romanzo. La sorella di Mark, Victoria, è una mamma single. Dopo una giovinezza trascorsa in compagnia di artisti bohémin tra bisbocce e fugaci relazioni, resta incinta. Trova un lavoro serio e decide di portare avanti la gravidanza senza una figura maschile accanto (probabilmente non avrà nemmeno reso nota la gravidanza al padre); nasce Holly, una bellissima bambina dagli occhi azzurri e riccioli biondi. Il tempo a loro disposizione però purtroppo è breve, perché a seguito di un incidente stradale Victoria perde la vita. Il destino di questa piccolina di soli sei anni è nelle mani di Mark. Victoria aveva infatti preparato un testamento dove nomina il maggiore dei suoi tre fratelli, tutore della piccola Holly. Per Mark sarà un fulmine a ciel sereno. Scapolo, sulla quarantina, si ritrova senza sorella e con una bambina che, a seguito della morte della madre, si rifiuta di parlare. Chiede aiuto all'altro fratello, pure scapolo, Sam, il quale, dopo una iniziale resistenza, accetta di prenderli con sé nella sua villa vittoriana sull'isola di San Juan. Qualche ristrutturazione per rendere la casa adatta alla piccola e i tre si trovano alle prese con un turbinio di emozioni nuove. Holly riuscirà a far breccia nei loro cuori... ma è una bimba, e le manca tanto una figura materna...
È un romanzo dolce amaro. Amaro all'inizio per la triste sorte di Victoria, ma dolce per l'evolversi della situazione. In alcune pagine sentivo gli occhi pieni di lacrime per la felicità.
«Nessuna sensazione è paragonabile a questa... animazione sospesa, uno stato d'estasi...» e così che Mark scoprirà che la magia esiste ancora, con le sue fate ed i suoi folletti... e Babbo Natale...
«A volte le cose dall'aspetto più banale nascondono una magia... bisogna solo guardarle con sufficiente attenzione»
Maggie, l'altra protagonista femminile del romanzo, di cui non voglio dire nulla per non togliervi il gusto della sorpresa, piace fin da subito con i suoi modi dolci e carini.
Con qualche battuta ilare che l'autrice ci regala tramite la bocca di Sam, il fratello scapolo, restio a qualunque cosa possa ledere la sua indipendenza e "allergico" ai bagni rosa, il libro scorre tutto d'un fiato senza interruzioni facendoti innamorare dei personaggi. Scene di vita domestica che risveglieranno il calore dei vostri cuori.
«Di solito il bambino è il frutto di una famiglia.
In questa casa, la famiglia sarebbe stata il frutto di un bambino»
Un romanzo che potrebbe benissimo essere trasformato in un film perché riesce facilmente a proiettare nella mente del lettore una visione precisa delle espressioni dei protagonisti e dell'amore che aleggia sui loro volti.
Spesso bastano pochi attimi per rivelare le cose più importanti e poche parole per aprire il cuore e far brillare gli occhi grazie a tanta tenerezza. Non ho dubbi: la Kleypas è un'autrice che possiede una superba conoscenza dei sentimenti e sa trasporli con maestria e precisione su una pagina bianca.
Spesso ci si chiede quale possa essere il libro giusto da portare in vacanza d'estate, al mare o in montagna, e quale il più adatto da leggere sotto le coperte, riparati dal freddo invernale e con una tazza calda di tè. Questo romanzo richiama le atmosfere invernali ed il dolcissimo periodo che precede il Natale, ma essendo una lettura breve e spensierata, può benissimo essere letta in qualsiasi altro momento dell'anno, basta solo aver voglia di farsi cullare dalle emozioni che sa regalare. Lo consiglio assolutamente. Non ve ne pentirete.
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