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Pensieri e riflessioni su "Le parole lontane del fuoco" di Tiffany Baker
Creato il 30 agosto 2012 da Anjaste @anjasteTitolo: Le parole lontane del fuoco Autore: Tiffany Baker Editore: Garzanti Libri Collana: Narratori moderni ISBN: 8811684102 ISBN-13: 9788811684107 Pagine: 450
Sinossi: Dicembre sta per arrivare e un vento freddo ha ricominciato a soffiare sul piccolo paese di Prospect, a Cape Cod. Claire conosce bene quel vento capace di alimentare il fuoco e sa che niente è cambiato da molti anni prima. Le pare ancora di essere lì, intorno al falò, insieme a sua sorella Joanna: aveva solo sei anni quandoper la prima volta ha sentito le parole del fuoco, e ha previsto il futurosecondo un antico dono trasmesso di generazione in generazione fra le donne della famiglia Gilly. Un'arte antica ma anche una terribile maledizione, secondo gli abitanti del paese. Tutti le considerano streghe e uniche colpevoli di un maleficio che da anni si abbatte sugli uomini della famiglia, vittime di strani incidenti, come Henry, il gemello di Joanna, scomparso a soli otto anni. Ma Claire è fuggita da tutto ciò. Si è ribellata a quel destino di sventura, ha cercato solo di essere una ragazza normale. Eppure il richiamo del fuoco è troppo potente. E Claire non può più scappare. Joanna ha bisogno di lei, ora come non mai. La sua famiglia è in grave pericolo, l'odio e la superstizione che da sempre le perseguitano stanno per distruggere tutto. Claire deve affrontare i fantasmi del passato, distinguere la verità dalla menzogna, affrontare la sua paura più grande. Perché Claire lo sa: il cerchio potrà chiudersi di nuovo solo di fronte all'abbraccio delle fiamme, in una fredda notte stellata. Solo così potrà salvare sua sorella e anche sé stessa.
Il mio pensiero: "Le parole lontane del fuoco", in pubblicazione in diversi paesi, è il romanzo di Tiffany Baker, edito dalla Casa Editrice Garzanti, che ha incantato tutta l'America piazzandosi nelle classifiche del «New York Times», del «San Francisco Chronicle», di «Usa Today», grazie al solo passaparola tra lettori.
A lettura conclusa sono lieta di poter condividere con voi le emozioni che mi hanno regalato queste pagine. È un romanzo che ho assaporato a poco a poco e, permettetemi la similitudine, leggerlo è stato proprio come assaporare un granello di sale. Il sale ti si scioglie in bocca e sprigiona il suo sapore aggressivo a poco a poco, antico ma anche nuovo. All'inizio è un po' come sentire sul palato solamente la sua consistenza, dura e grezza, poi si è invasi da un'esplosione di sapore. È stato un po' così anche con la lettura di questo romanzo. Le prime pagine ti aiutano ad inquadrare i personaggi e il luogo dove si svolge la narrazione. Proseguendo si assapora il gusto di qualcosa di antico, di una storia passata, e nel proseguo si arriva a scoprire che il sapore di quella storia persiste ancora nel presente. Ammalia, anche se all'inizio ho fatto fatica ad ingranare la lettura perché l'autrice è molto precisa e si dilunga un poco nella sue descrizioni, ma come avviene spesso con il sale, più leggevo e più ne volevo: mi piaceva quel gusto, mi catturava la narrazione, ed ero avida delle parole dell'autrice.
«La pietra batteva il sale, il sale batteva la carne, e la carne affondava come ferro sott'acqua»
È una storia che prende vita una sessantina di anni fa, a Prospect, un paesino della penisola che si protende nell'Oceano Atlantico, Cape Cod, nello stato del Massachusetts. È un paesino piccolo, dove tutti gli abitanti si conoscono ed è difficile che i segreti restino tali. Narrato in terza persona da un narratore onnisciente, ci racconta della maledizione che pende sulla famiglia delle Gilly, le donne che abitano e lavorano alla fattoria di Salt Creek, nei pressi della salina del paesino. La fattoria custodisce proprio un piccolo cimitero dove giacciono numerose lapidi dei maschi della famiglia. Il destino vuole che il sale della salina rigetti la discendenza maschile: i maschi o muoiono giovani (come il piccolo fratello gemello di Jo) o abbandonano quella terra in cerca di altro (come fece il marito di Sarah)...
Claire, la figlia più piccola di Sarah, sorella di Jo, vuole ribellarsi al destino e così facendo scatenerà una serie di conseguenze che cambieranno per sempre la sua vita, quella della sorella e della giovane Dee, ragazzina diciassettenne da poco trasferitasi con il padre a Prospect.
«Se ti metti contro il sale, lui si metterà contro di te»
Una storia che viene narrata come se il lettore fosse accoccolato intorno al fuoco ad ascoltare parole di perdono e vendetta, segreti e tradimenti esplorando il legame indissolubile tra ragione e istinto.
«Grande è la verità, e prevarrà»
La malinconia pervade un po' tutto il romanzo e affascina il lettore, che legge avidamente per scoprire se l'autrice abbia voluto regalare un lieto fine a quelle donne.
I personaggi a cui la Baker da vita sono veri, reali e credibili. Ascoltare la loro storia è proprio come ascoltare i racconti dei nonni. Jo e Claire sono due personaggi interessanti: sorelle, legate profondamente nello spirito. La prima forte e indipendente che sopporta con decisione e tenacia le disgrazie che si abbattono sulla sua testa: un esempio di donna caparbia e forte. La seconda è un personaggio in crescita: altrettanto caparbia ma soggetta a soccombere alla passione e al sentimento. Sono entrambe figure di cui il lettore non potrà dimenticarsi. Personaggi che restano scolpiti nel cuore al di là del tempo.
Lo stile della Baker è pulito ed evocativo; ben si adatta alla narrazione, anche se personalmente, la prima parte del romanzo mantiene un ritmo piuttosto lento per via delle lunghe descrizioni.
È un romanzo che piacerà sicuramente a chi ama perdersi nelle storie antiche avvolte da un pizzico di mistero e magia; forse sarà apprezzato maggiormente da un pubblico femminile ma è senz'altro un romanzo godibile anche da un pubblico maschile. È un romanzo che fa riflettere e vuole lasciare anche un messaggio bellissimo: quando le persone ignorano l'essenza del loro io, è allora che cominciano i problemi e...
«una volta che si accende una scintilla no si può mai sapere cosa succederà. Il prezzo della felicità è la rinuncia».
In conclusione posso dire che è un romanzo che consiglio e che ho molto apprezzato, nonostante il suo ritmo calmo dal sapore antico. È un romanzo che va assaporato con calma, magari nelle fredde sere invernali; assolutamente non è uno di quei romanzi che io porterei sotto l'ombrellone. Una bella lettura.
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