collana TRE60 Geamco
genere Narrativa generale
Pagine: 352
Sinossi: La trentenne Leilani Trusdale non ce la fa più: i ritmi frenetici, le pressioni costanti e il carattere burbero dello chef Baxter Dunne, che ormai dedica più tempo alla sua trasmissione televisiva che alla cucina, sono ormai diventati insostenibili. Insomma, è giunto il momento di darci un taglio. Così, dopo oltre quattro anni di duro lavoro e poche soddisfazioni come executive chef del ristorante «Gâteau» di New York, Leilani decide di tornare nella città natale della bisnonna materna dove vive suo padre, sulla piccola isola di Sugarberry, per realizzare il sogno che coltiva sin da ragazzina: aprire una pasticceria di cupcake, un luogo caldo e magico dove poter creare irresistibili dolcetti da decorare con golose glasse. E le cose sembrano andare subito per il verso giusto, anche grazie all’aiuto degli amici di sempre, del padre e dell’intera comunità di Sugarberry, tutti convinti che il suo talento e la sua passione possano finalmente trovare un degno riconoscimento. Quando però viene a sapere che Baxter ha intenzione di girare la prossima serie del suo show proprio a Sugarberry, Leilani inizia ad agitarsi, ad emozionarsi… perché, in fondo al cuore, sa che il suo scontroso ex-capo è proprio l’ingrediente «magico» che le manca per essere felice. Prima però sarà necessario superare la dura scorza di Baxter e mettere a nudo il suo lato dolce, nascosto eppure irresistibile, come un cupcake...
Il pensiero di Ambra: Avete mai assaggiato un cupcake? All'apparenza è una piccola e graziosa tortina. Semplice e innocente nella sua forma e dall'aspetto sicuramente invitante. Che male potrebbe fare? Nessuno, direte voi. Eppure... dopo il primo assaggio vi avvolgerà in un velluto di sapori, dalle molteplici sfumature e contrasti, che si amalgamano sul vostro palato lasciandovi galleggiare in una bolla di estasi morso dopo morso. Vi sentirete bene, vi perderete nella beatitudine che solo cioccolato, burro e vaniglia sanno dare. Alla fine vi ritroverete soddisfatti, ma con la netta impressione che sia finito troppo presto e... che sicuramente non possa fare alcun male assaggiarne un altro! I cupcakes possono essere questo, ma prima di loro viene la farina, le uova, lo zucchero, il burro e quant'altro. E chi, come me, è un appassionato di cucina sa benissimo quanto bene possa fare, alle volte, prendere i propri problemi e sbatterli furiosamente, per poi affogarli nell'impasto e trasformarli. Grandi o piccole che siano le questioni da affrontare, cucinare dà il tempo per riflettere, per trovare il coraggio di capire cosa c'è che non va e tentare di trovare una soluzione. O, se questa proprio non viene, almeno ci ritroviamo ad esserci sfogate e ad avere per le mani un piccolo gioiello che, almeno, può darci una minuscola, ma intensa, parentesi di conforto. La filosofia di vita di Leilani è questo.
Ha rinunciato ad una vita da Executive Chef nella grande e modaiola New York per rifugiarsi in una remota e sconosciuta isola della Georgia, dove risiedono le sue radici e che lei sente come un rifugio sicuro. Il perché della sua fuga non è chiaro neanche a lei o, così le piacerebbe credere, se non fosse che, grazie alle sedute di "Sparla e inforna" con la sua amica Charlotte, accetta il fatto di stare male al solo pensiero di rivedere il suo ex capo, naturalmente bello, giovane e incosciente - secondo Lani - di tutti i problemi che possa averle causato la sua sola esistenza. Lei stessa non riesce ad ammettere che se ne è andata per paura. Paura di amare una persona che sente irraggiungibile, che lei stessa ha messo su un piedistallo e che fatica a vedere come qualcuno che possa provare un qualsiasi sentimento per lei. D'altro canto, lo stesso Baxter Dunne inizialmente appare come il classico stereotipo dello sciupa cuori. Uomo ormai adulto già da un bel pezzo, ma che conserva l'egocentrismo proprio dei bambini più viziati. Sembra non essere in grado di andare al di là di ciò che vuole, o di pensare a nessun altro che non sia se stesso. Le premesse, insomma, non sono per niente buone. Se non fosse che, con grande sorpresa, è nello stesso Baxter che scatta una scintilla di cambiamento. Al vedere una Leilani così diversa dalla collega con cui aveva lavorato per tanti anni gomito a gomito, inizia a porsi delle domande. Domande che lo spiazzano, lo sconvolgono, lo scuotono da dentro e sgretolano la dura maschera che si era creato per difendersi e non essere più ferito da un mondo, a volte, molto crudele. Quello che piace di quest'uomo è soprattutto la sua grande caparbietà, che lo porta a non ascoltare i rifiuti e le sfuriate di Lani. E' proprio questa sua incredibile, a volte fastidiosa, ostinazione che, nella sua infantile innocenza, ci porta a dimenticare tutti i giusti e razionali pensieri di Leilani, per ritrovarci addirittura, alla fine, a parteggiare per lui.
Ebbene sì, il libro parla proprio di uno dei temi più sfruttati nella letteratura romanzesca: la nascita di un amore. Poche volte, a mio parere, questo tema è stato trattato con coscienza ed il dovuto rispetto. Spesso, il rischio è di cadere nel melenso o essere superficiali. La Kauffmann però riesce, con i suoi dialoghi e i continui cambi di prospettiva, a non trattare questo argomento in maniera scontata. Anzi. La delicatezza con cui l'autrice è stata in grado di rendere il momento magico in cui inizia una storia d'amore è assolutamente degna di nota.
Questo è un libro dalle diverse sfaccettature, la cui trama, come nei più elaborati dessert, cambia sapore mano a mano che mastichiamo le pagine del libro: a volte pieno ed intenso come la frolla, si trasforma in secco e pungente, con note di cannella, per poi arrivare al gusto più pieno e avvolgente della panna zuccherata. Per questo il finale piace. Perché ormai abbiamo bisogno di un'overdose di felicità, dobbiamo sentirci appagati e sazi.
Unico neo, a mio parere, è la descrizione un po' stereotipa delle scene più hot. Piuttosto, avrei preferito che l'autrice mantenesse un tono più riservato. Però prendetelo come un mio giudizio personale, in quanto, con un 2012 passato a suon di romanzi dai toni torridi, inizio ad averne un po' le tasche piene...
Nota, invece, estremamente positiva, è il piccolo regalo dell'autrice fatto in appendice. Lascio a voi svelare il mistero!
In conclusione, ritengo sia un romanzo assolutamente degno di essere letto. Adatto a chi vuole abbuffarsi d'amore, è una lettura che non stanca e che, come i cupcakes preparati dalla protagonista, ci fa sentire bene senza troppi rimorsi e ci lascia con la voglia di leggerne ancora un po'. Senza rischiare l'indigestione.
Ambra