
Definire questi giorni intensi e' un eufemismo,quando mi lancio in qualcosa lo faccio...con tutte le scarpe.
Sono in pista da questa mattina alle 8 ,la mattina presto ad allenarmi prima che apra il club poi di corsa in ufficio a Torino per vedere dei ragazzi quindi su di nuovo al club,e' lunedi' sera e c'e' stato il delirio,sala pesi stracolma,corso di step,di spinning e di kung strapieni e in contemporanea,un casino...bello ma sempre casino,poi avevo 120 mail (solo oggi) di richiesta di lavoro da parte di ragazzi di tutta Italia,tutte da leggere e da selezionare.
Appena avevo un attimo telefonavo a qualche aspirante animatore per un colloquio telefonico.
Sono quasi le 22 e scrivo dal pc del club mentre ho ancora alcuni ragazzi in sala e altri in doccia.
Non mi lamento ma e' tutto un vivere seguendo le lancette sempre troppo rapide.
Piove praticamente da 2 settimane,una moderna Blade runner di cui non si intravvede la fine.
In questo marasma una...voce dalla luce e dal sole.
Sabato ho chiamato Yanet a Cuba,Cuba che in questo momento e' molto piu' lontana di quanto non dicano i km e l'oceano che ci separa.
In quei pochi minuti ho sentito di nuovo addosso il calore di quella terra,mi diceva che c'era un gran sole,stavano facendo fiesta in casa con parenti e amici,festeggiavano gli 11 anni della sorella e c'era un clima da borrachera.
Ho guardato fuori dal mio terrazzo e c'era il cielo nero direttamente sui tetti delle case e ho rimpianto di non essere laggiu' al caldo e fra gente che mi piace avere attorno.
Sono solo piccole riflessioni dopo una giornata pesante...ma ci vogliono anche quelle.





