Spetta ai soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995.
Dal 1° gennaio 2014, i soggetti con anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata se in possesso delle seguenti anzianità contributive:
Anno - Lavoratrici dipendenti pubbliche - Lavoratori dipendenti pubblici private e autonome privati e autonomi
2014 41 anni + 6 mesi 42 anni + 6 mesi2015 41 anni + 6 mesi 42 anni + 6 mesi2016 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2017 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2018 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2019 42 anni + 2 mesi 43 anni + 2 mesi2020 42 anni + 2 mesi 43 anni + 2 mesi2021 42 anni + 5 mesi 43 anni + 5 mesi2022 42 anni + 5 mesi 43 anni + 5 mesi 2023 42 anni + 8 mesi 43 anni + 8 mesi2024 42 anni + 8 mesi 43 anni + 8 mesi2025 42 anni + 11 mesi 43 anni + 11 mesi2026 42 anni + 11 mesi 43 anni + 11 mesi2027 43 anni + 2 mesi 44 anni + 2 mesi2028 43 anni + 2 mesi 44 anni + 2 mesi2029 43 anni + 4 mesi 44 anni + 4 mesi2030 43 anni + 4 mesi 44 anni + 4 mesi2031 43 anni + 6 mesi 44 anni + 6 mesi2032 43 anni + 6 mesi 44 anni + 6 mesi2033 43 anni + 8 mesi 44 anni + 8 mesi 2034 43 anni + 8 mesi 44 anni + 8 mesi2035 43 anni + 10 mesi 44 anni + 10 mesi2036 43 anni + 10 mesi 44 anni + 10 mesi2037 44 anni 45 anni2038 44 anni 45 anni2039 44 anni + 2 mesi 45 anni + 2 mesi 2040 44 anni + 2 mesi 45 anni + 2 mesi2041 44 anni + 4 mesi 45 anni + 4 mesi2042 44 anni + 4 mesi 45 anni + 4 mesi2043 44 anni + 6 mesi 45 anni + 6 mesi2044 44 anni + 6 mesi 45 anni + 6 mesi2045 44 anni + 8 mesi 45 anni + 8 mesi2046 44 anni + 8 mesi 45 anni + 8 mesi2047 44 anni + 10 mesi 45 anni + 10 mesi2048 44 anni + 10 mesi 45 anni + 10 mesi2049 45 anni 46 anni2050 45 anni 46 anni
Se il requisito contributivo sarà raggiunto prima dei 62 anni di età la quota di pensione anteriore al 2012 subirà una decurtazione: 1 per cento per ogni anno di distanza da questo riferimento, 2 per cento per gli anni oltre i due.
Calcolo della Pensione
La pensione viene calcolata in base alla situazione contributiva al 1/1/1996
Sistema retributivo:Il sistema retributivo si applica ai lavoratori e alle lavoratrici che al 1/1/1996 avevano un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni.-La retribuzione annua pensionabile viene determinata prendendo a base le ultime 520 settimane di contribuzione (10 anni) precedenti la decorrenza della pensione.-Per diminuire gli effetti dell’inflazione, la legge rivaluta ogni anno le retribuzioni ed i redditi presi a base per il calcolo della pensione.-La percentuale di calcolo della pensione rispetto alla retribuzione, è del 2% della media della retribuzione annuale, per ogni anno di contributi versati.-Esempio:Età lavoratore anni 60 – Anni di versamento contributi 35 – Media annuale retribuzione lorda euro 15.600 – Media mensile retribuzione lorda euro 1.200.-Euro 15.600 retribuzione lorda annuale x 70% = euro 10.920 pensione lorda annuale : 13 = euro 840pensione lorda mensile.-
Sistema misto:Il sistema misto si applica ai lavoratori o alle lavoratrici che al 1/1/1996 avevano un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni.-In questo caso la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996. Se però si possiede un’anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni, di cui almeno 5 successivi al 1995, è possibile utilizzare l’opzione per avere la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo.-
Sistema contributivo:Il sistema contributivo si applica ai lavoratori o lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dal 1/1/1996 in poi. Il sistema contributivo prevede il calcolo della pensione effettuato sull’insieme dei contributi versati durante l’intera vita assicurativa.-Al termine della vita lavorativa, i contributi versati vengono sommati per dare luogo alla base contributiva complessiva – il montante individuale – sulla quale si calcola la pensione. I contributi vengono rivalutati ogni anno in base al prodotto interno lordo (PIL) per consentire al lavoratore di recuperare in parte la diminuzione del potere di acquisto della moneta. Il montante viene moltiplicato per il coefficente di trasformazione stabilito dalla legge in base all’età del lavoratore, ottenendo così la misura della pensione lorda annua.
Coefficienti di trasformazione:
Anno 2009 2010
Età anni 57 4,720% 4,419%
Età anni 58 4,860% 4,538%
Età anni 59 5,006% 4,664%
Età anni 60 5,163% 4,798%
Età anni 61 5,334% 4,940%
Età anni 62 5,514% 5,093%
Età anni 63 5,706% 5,257%
Età anni 64 5,911% 5,432%
Età anni 65 6,136% 5,620%
Esempio:Età lavoratore anni 60 – Anni di versamento contributi 35 - Media mensile rivalutata contributi versati (quota lavoratore + quota datore di lavoro) euro 400,00.-400 x 13 x 35 = euro 182.000 x 5,163% = euro 9.396 lordi annuali : 13 = euro 722 lordi mensili.-
Manovra finanziaria 2011
Rivalutazione tagliata:
Cambia il sistema di adeguamento delle pensioni all'inflazione, per gli anni 2012-2013. Il nuovo testo stabilisce che la rivalutazione sia drasticamente ridotta per i trattamenti previdenziali superiori a 5 volte il minimo INPS (circa 2.380 euro lordi mensili). Questi soggetti riceveranno l'adeguamento solo per la quota di pensione inferiore a 1.430 euro al mese circa, nella misura del 70% . Sono così sostanzialmente salvi coloro che sono al di sotto dei 2.380 euro mensili, i quali però solo per la quota oltre i 1.430 euro al mese, in forza di una normativa già in vigore prima del decreto, si vedranno riconoscere la rivalutazione al 90%. Viene anche introdotto un contributo di solidarietà sulle pensioni più alte. In questo caso non si tratta di una minore rivalutazione ma di una decurtazione secca: sarà tagliato il 5 % della quota di pensione tra 90.000 e 150.000 euro annui, e il 10% di quella oltre i 150.000. Non sarà toccata la parte di pensione fino a 90.000 euro.
Cambiano ancora le finestre:
Dal 2013 tutti i requisiti pensionistici relativi ad età e quote, saranno incrementati di 3 mesi: dunque ad esempio per conseguire il diritto pensione di vecchiaia serviranno per gli uomini 65 anni e 3 mesi (cui si aggiungeranno 12 o 18 mesi di ulteriore attesa). Scatta così con 2 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge del 2010, il meccanismo che lega i requisiti per la pensione alla crescita dell'aspettativa di vita. I successivi incrementi saranno decisi in base alle rilevazioni demografiche dell'Istat: secondo le stime attuali è previsto per il 2050 un innalzamento cumulato di 3 anni e 10 mesi.
40 anni di contributi:
Un'altra novità riguarda coloro che vanno in pensione di anzianità con 40 anni di contributi. Per loro si allungherà di un mese dal 2012, di due nel 2013 e di tre nel 2014 il periodo di attesa per la pensione una volta conseguito il diritto, che non viene messo in discussione. Attualmente questo periodo di attesa, la cosiddetta finestra mobile, è pari a dodici mesi per i lavoratori dipendenti e diciotto per gli autonomi.-
Su questo articolo riportiamo alcune delle normative superate sulle Pensioni di anzianità.
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