Questo post non vuole additare tutti loro come il male dell'Italia, vuole soltanto dare un dato, la cui fonte è tra le altre il settimanale l'Espresso (vedi in fondo al post).
E' indubbio che molti di loro hanno lavorato duramente nella loro vita e hanno raccolto meritatamente quanto da loro seminato professionalmente.
Quanto al termine casta, il termine viene qui usato nel senso di "gruppo sociale chiuso caratterizzato da specifiche norme di comportamento e dal ruolo predeterminato, derivante dalla specifica professione lavorativa", senza alcuna accezione negativa.
Ma bando alle ciance, ecco la lista delle 5 pensioni d'oro più ricche d'Italia (al lordo):
1. M. Sentinelli - € 3.259 al giorno (€ 90.247 al mese - € 1.173.205 annui)
2. M. Gambaro - € 1.847 al giorno (€ 51.160,28 al mese - € 665.084 annui)
3. A. De Petris - € 1.815 al giorno (€ 50.224 al mese - € 653.567 annui)
4. G. Fanelli - € 1.669 al giorno
5. V. Gamberale - € 1.595 al giorno
A loro si aggiungono alcune baby pensioni:
1. R. Masera - 44 anni - € 18.413 lordi mensili
2. P. D. Gallo - 45 anni - € 18.000 lordi mensili
3. M. Sarcinelli - 48 anni - € 15.000 lordi mensili
Da notare che in questa lista devono essere compresi anche A. Pecoraro Scanio (49 anni - € 8.836 lordi mensili), V. Sgarbi (54 anni - € 8.455 lordi mensili), A. Di Pietro (44 anni - € 2.645 lordi mensili) e M. Bossi (39 anni - € 766 lordi mensili).
C'è poi chi con un giorno solo di lavoro ha ottenuto una pensione di € 3.108 lordi mensili (L. Boneschi), chi con una settimana (P. Craveri e A. Pezzana), chi con due mesi (T. Negri), chi con tre mesi (P. Prodi) sempre con € 3.108 lordi mensili ognuno.
Poi c'è chi colleziona più pensioni:
3 pensioni - R. Prodi - circa 14.000 €uro lordi mensili
2 pensioni - L. Violante (circa € 16.500 lordi mensili) e P. Fiori (circa € 26.500 lordi mensili)
C'è chi ha una pensione e uno stipendio:
- R. Brunetta - circa € 23.000 lordi mensili
- G. Fioroni - circa € 21.000 lordi mensili
- M. Draghi - circa € 42.000 lordi mensili
E infine c'è chi ha due pensioni e uno stipendio, ma ci siamo stancati di dare cognomi. Ricordo che questi dati hanno come fonti l'Espresso, l'ultimo libro di Mario Giordano, qua e là enti previdenziali (INPS, INPDAP, ecc.) e siti istituzionali (es. Camera).
La nostra inchiesta (si fa per dire, il merito è di altri) finisce qui, augurando a voi lettori di raccogliere quanto di buono e giusto e equo seminato durante la vita lavorativa.
L'augurio vale anche per me, visto il futuro a tinte scure che ci aspetta.
buona giornata dalla vostra Fatina
Inviato il 25 giugno a 20:07
Questi signori non sanno cosa è la vergogna. D.........................