Pensionamento Anticipato:
Manovra Monti - Pensioni dal 2012
Anno - Lavoratrici dipendenti pubbliche - Lavoratori dipendenti pubblici private e autonome privati e autonomi2012 41 anni + 1 mese 42 anni + 1 mese2013 41 anni + 5 mesi 42 anni + 5 mesi2014 41 anni + 6 mesi 42 anni + 6 mesi2015 41 anni + 6 mesi 42 anni + 6 mesi2016 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2017 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2018 41 anni + 10 mesi 42 anni + 10 mesi2019 42 anni + 2 mesi 43 anni + 2 mesi2020 42 anni + 2 mesi 43 anni + 2 mesi2021 42 anni + 5 mesi 43 anni + 5 mesi2022 42 anni + 5 mesi 43 anni + 5 mesi 2023 42 anni + 8 mesi 43 anni + 8 mesi2024 42 anni + 8 mesi 43 anni + 8 mesi2025 42 anni + 11 mesi 43 anni + 11 mesi2026 42 anni + 11 mesi 43 anni + 11 mesi2027 43 anni + 2 mesi 44 anni + 2 mesi2028 43 anni + 2 mesi 44 anni + 2 mesi2029 43 anni + 4 mesi 44 anni + 4 mesi2030 43 anni + 4 mesi 44 anni + 4 mesi2031 43 anni + 6 mesi 44 anni + 6 mesi2032 43 anni + 6 mesi 44 anni + 6 mesi2033 43 anni + 8 mesi 44 anni + 8 mesi 2034 43 anni + 8 mesi 44 anni + 8 mesi2035 43 anni + 10 mesi 44 anni + 10 mesi2036 43 anni + 10 mesi 44 anni + 10 mesi2037 44 anni 45 anni2038 44 anni 45 anni2039 44 anni + 2 mesi 45 anni + 2 mesi 2040 44 anni + 2 mesi 45 anni + 2 mesi2041 44 anni + 4 mesi 45 anni + 4 mesi2042 44 anni + 4 mesi 45 anni + 4 mesi2043 44 anni + 6 mesi 45 anni + 6 mesi2044 44 anni + 6 mesi 45 anni + 6 mesi2045 44 anni + 8 mesi 45 anni + 8 mesi2046 44 anni + 8 mesi 45 anni + 8 mesi2047 44 anni + 10 mesi 45 anni + 10 mesi2048 44 anni + 10 mesi 45 anni + 10 mesi2049 45 anni 46 anni2050 45 anni 46 anni
Se il requisito contributivo sarà raggiunto prima dei 62 anni di età la quota di pensione anteriore al 2012 subirà una decurtazione: 1 per cento per ogni anno di distanza da questo riferimento, 2 per cento per gli anni oltre i due.-
- Anno 2007
Per l’anno 2007 il requisito minimo per la pensione di anzianità, per i lavoratori dipendenti, è di 35 anni di contributi versati e di 57 anni di età. - Anno 2008 fino al 30/06/2009
Per l’anno 2008 il requisito minimo per la pensione di anzianità, per i lavoratori dipendenti, è di 35 anni di contributi versati e di 58 anni di età. - Dal 01/07/2009 al 31/12/2010
Totale quota 95
59 anni + 36 contributi
60 anni + 35 contributi - Dal 01/01/2011 al 31/12/2012
Totale quota 96
60 anni + 36 contributi
61 anni + 35 contributi - Dal 01/01/2013
Totale quota 97
61 anni + 36 contributi
62 anni + 35 contributi
Finestre di uscita:Fino al 31/12/2007 le finestre di uscita dal lavoro, e quindi di decorrenza della pensione di anzianità, sono quattro (gennaio, aprile, luglio e ottobre), ma dal 01/01/2008 vengono ridotte a due (gennaio e luglio).
Lavori usurantiI lavoratori impegnati in attività usuranti (quelli che lavorano in miniere o cave, quelli impegnati su tre turni e quelli con attività vincolate come la catena di montaggio), sono esclusi dalla nuova normativa e quindi possono andare in pensione con 57 anni di età e 35 anni di contributi.
Quaranta anni di Contributi:Si potrà andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica, quando si maturano 40 anni di contributi.-
Finestre di uscita:
- Contribuzione solo da lavoro dipendente: 3 mesi dopo il trimestre di maturazione dei contributi, (ma per accedere alle finestre di luglio e di ottobre occorre aver compiuto anche 57 anni di età, rispettivamente entro il 30/6 ed entro il 30/9).-
- Contribuzione mista, (lavoro dipendente + altro): 6 mesi dopo il trimestre di maturazione dei contributi
- Contribuzione solo da lavoro autonomo: 6 mesi dopo il trimestre di maturazione dei contributi
Lavoratori autonomiL’età necessaria alla pensione di anzianità sarà sempre un anno superiore a quella dei lavoratori dipendenti.
CALCOLO DELLA PENSIONELa pensione viene calcolata in base alla situazione contributiva al 1/1/1996
Sistema retributivo:Il sistema retributivo si applica ai lavoratori e alle lavoratrici che al 1/1/1996 avevano un’anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni.-La retribuzione annua pensionabile viene determinata prendendo a base le ultime 520 settimane di contribuzione (10 anni) precedenti la decorrenza della pensione.-Per diminuire gli effetti dell’inflazione, la legge rivaluta ogni anno le retribuzioni ed i redditi presi a base per il calcolo della pensione.-La percentuale di calcolo della pensione rispetto alla retribuzione, è del 2% della media della retribuzione annuale, per ogni anno di contributi versati.-Esempio:Età lavoratore anni 60 – Anni di versamento contributi 35 – Media annuale retribuzione lorda euro 15.600 – Media mensile retribuzione lorda euro 1.200.-Euro 15.600 retribuzione lorda annuale x 70% = euro 10.920 pensione lorda annuale : 13 = euro 840pensione lorda mensile.-
Sistema misto:Il sistema misto si applica ai lavoratori o alle lavoratrici che al 1/1/1996 avevano un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni.-In questo caso la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo per l’anzianità maturata dal 1° gennaio 1996. Se però si possiede un’anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni, di cui almeno 5 successivi al 1995, è possibile utilizzare l’opzione per avere la pensione calcolata interamente con il sistema contributivo.-
Sistema Contributivo:Il sistema contributivo si applica ai lavoratori o lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dal 1/1/1996 in poi. Il sistema contributivo prevede il calcolo della pensione effettuato sull’insieme dei contributi versati durante l’intera vita assicurativa.-Al termine della vita lavorativa, i contributi versati vengono sommati per dare luogo alla base contributiva complessiva – il montante individuale – sulla quale si calcola la pensione. I contributi vengono rivalutati ogni anno in base al prodotto interno lordo (PIL) per consentire al lavoratore di recuperare in parte la diminuzione del potere di acquisto della moneta. Il montante viene moltiplicato per il coefficente di trasformazione stabilito dalla legge in base all’età del lavoratore, ottenendo così la misura della pensione lorda annua.-Coefficienti di trasformazione:
Anno 2009 2010
Età anni 57 4,720% 4,419%
Età anni 58 4,860% 4,538%
Età anni 59 5,006% 4,664%
Età anni 60 5,163% 4,798%
Età anni 61 5,334% 4,940%
Età anni 62 5,514% 5,093%
Età anni 63 5,706% 5,257%
Età anni 64 5,911% 5,432%
Età anni 65 6,136% 5,620% Esempio:Età lavoratore anni 60 – Anni di versamento contributi 35 - Media mensile rivalutata contributi versati (quota lavoratore + quota datore di lavoro) euro 400,00.-400 x 13 x 35 = euro 182.000 x 5,163% = euro 9.396 lordi annuali : 13 = euro 722 lordi mensili.-
ADEGUAMENTO DELLE PENSIONI IN RELAZIONE
ALL'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA
Anno 2009:
Pensioni superiori al minimo dal 1° gennaio 2009:
Aumento del 3,3% fino a euro 2.217,80.-
Aumento del 2,47% sulla quota di pensione oltre euro 2.217,80.-
ADEGUAMENTO DELLE PENSIONI IN RELAZIONE
ALL'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA
Anno 2010:
Pensioni superiori al minimo dal 1° gennaio 2010:
Aumento dello 0,7% fino a euro 2.291,00.-
Aumento dello 0,53% sulla quota di pensione oltre euro 2.291,00.-
Novità dal 2015:
03/08/2009 - Promulgato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 78 del 2009, nel quale il governo ha inserito una norma che andrà a ritardare gradualmente per tutti, a partire dal 2015, il momento della pensione. Il parametro che sarà preso in considerazione a quella data sarà l'allungamento statistico della speranza di vita nei cinque anni trascorsi a partire dal 2010. Le finestre effettive di uscita saranno posticipate in corrispondenza proprio di questo allungamento della vita media. L'adeguamento avverrà una volta ogni cinque anni: per la prima volta, nel 2015, l'inremento non potrà essere superiore a tre mesi. In questo modo si conta di rendere sostenibile nel lungo periodo il sistema previdenziale italiano, visto che il numero dei pensionati è destinato inevitabilmente ad aumentare.-
Decreto legge 78 del 31 maggio 2010:
Le nuove finestre: Le attuali finestre fatte a blocchi di tre e sei mesi vanno in soffitta. Dal prossimo anno nasce la finestra personale: si va in pensione 12 mesi dopo quello in cui sono stati raggiunti i requisiti per il diritto. Per i lavoratori autonomi il ritardo sale a 18 mesi. Esempio se il Sig. Rossi maturerà i requisiti a febbraio 2011, andrà in pensione a marzo 2012 (se dipendente) e da agosto 2012 (se autonomo o parasubordinato). E questo vale per le pensioni di anzianità e vecchiaia. Sono fuori dal sistema le pensioni ai superstiti e quelle di invalidità.-
La scuola: Nessuna modifica per la scuola: si continuerà ad andare in pensione una sola volta l'anno, il 1° settembre o il 1° novembre per le accademie di danza, musica, conservatori, università, ecc.).- E continua a valere l'agevolazione secondo cui i requisiti per il pensionamento possono essere raggiunti anche dopo l'uscita dalla scuola, ma in ogni caso entro il 31 dicembre dello stesso anno.-
Il sistema attuale: Le modifiche indicate si applicano a partire dai requisiti raggiunti dal 1° gennaio 2011 in poi. Se i requisiti sono raggiunti entro il 31 dicembre 2010 restano in vigore le attuali finestre. Per cui i lavoratori interessati potranno ancora sfruttare le uscite agevolate non solo a partire dalle prossime finestre di luglio e ottobre 2010, ma anche per le scadenze di gennaio e aprile 2011. Inoltre per particolari situazioni continuano a valere le attuali finestre anche per chi raggiungerà i requisiti oltre l'anno prossimo (persone in preavviso, lavoratori che vengono mandati a casa per limiti di età, collocati in mobilità, esodati da banche, ecc.).-
Non si perde il lavoro: E' escluso che in attesa dell'apertura della finestra il lavoratore dipendente possa essere licenziato dall'azienda. L'interessato, ha la garanzia di restare sul posto di lavoro fino all'apertura della finestra. Risultato? E' stata aumentata l'età di pensionamento, agendo non sul requisito anagrafico ma sulla finestra.-
Totalizzazione: Una forte stretta è prevista anche per le pensioni il cui diritto è raggiunto con il sistema della totalizzazione gratuita (sommando contributi versati in diversi fondi, ad esempio Inps e Inpdap). Ora la pensione totalizzata è esclusa dalla finestra. Con le nuove c'è una mazzata: si applica la finestra dei lavoratori autonomi. Perciò la pensione sarà riscossa dopo 18 mesi. Sono escluse dalla modifica le pensioni ai superstiti e di inabilità.-
Adeguamento delle pensioni in relazione all'aumento del costo della vita:
Valori per l'anno 2011:
Sono basati sulla previsione di un aumento del costo della vita stimato all'1,4%
Le previsioni valgono a partire dal 1° Gennaio 2011
Pensioni superiori al minimo:
Aumento pari all'1,4% fino ad euro 2.304,85.-
Aumento pari all'1,05% sulla quota oltre euro 2.304,85.-
Manovra finanziaria 2011:
Rivalutazione tagliata:
Cambia il sistema di adeguamento delle pensioni all'inflazione, per gli anni 2012-2013. Il nuovo testo stabilisce che la rivalutazione sia drasticamente ridotta per i trattamenti previdenziali superiori a 5 volte il minimo INPS (circa 2.380 euro lordi mensili). Questi soggetti riceveranno l'adeguamento solo per la quota di pensione inferiore a 1.430 euro al mese circa, nella misura del 70% . Sono così sostanzialmente salvi coloro che sono al di sotto dei 2.380 euro mensili, i quali però solo per la quota oltre i 1.430 euro al mese, in forza di una normativa già in vigore prima del decreto, si vedranno riconoscere la rivalutazione al 90%. Viene anche introdotto un contributo di solidarietà sulle pensioni più alte. In questo caso non si tratta di una minore rivalutazione ma di una decurtazione secca: sarà tagliato il 5 % della quota di pensione tra 90.000 e 150.000 euro annui, e il 10% di quella oltre i 150.000. Non sarà toccata la parte di pensione fino a 90.000 euro.-
Cambiano ancora le finestre:
Dal 2013 tutti i requisiti pensionistici relativi ad età e quote, saranno incrementati di 3 mesi: dunque ad esempio per conseguire il diritto pensione di vecchiaia serviranno per gli uomini 65 anni e 3 mesi (cui si aggiungeranno 12 o 18 mesi di ulteriore attesa). Scatta così con 2 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge del 2010, il meccanismo che lega i requisiti per la pensione alla crescita dell'aspettativa di vita. I successivi incrementi saranno decisi in base alle rilevazioni demografiche dell'Istat: secondo le stime attuali è previsto per il 2050 un innalzamento cumulato di 3 anni e 10 mesi.
40 anni di contributi:
Un'altra novità riguarda coloro che vanno in pensione di anzianità con 40 anni di contributi. Per loro si allungherà di un mese dal 2012, di due nel 2013 e di tre nel 2014 il periodo di attesa per la pensione una volta conseguito il diritto, che non viene messo in discussione. Attualmente questo periodo di attesa, la cosiddetta finestra mobile, è pari a dodici mesi per i lavoratori dipendenti e diciotto per gli autonomi.-
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