Mostro a cinque falangi
Atmosfere goticheggianti in odore di horror davanti alla casa dell’amorosa strage degli Alberti con le dita del mostro che gravano sopra di noi. Serata d’autunno piovosa, fresca ma non troppo, squarci di luce in cielo provenienti dal mare. Vicoli deserti, case e botteghe chiuse. Nessuno. Buio. Roccia spigolosa e rovi selvaggi. Notte disabitata che provoca paura ma non minaccia pericolo imminente, che manda in angoscia ma ti spinge ancora più dentro alla scoperta del borgo perché solo così ti senti al riparo.