Pep, Mou, El cholo e Carletto, sono loro i fantastici 4 dell’edizione 2013/2014 della Champions League.
I 4 allenatori protagonisti delle semifinali
Sono in quattro ma tra di loro c’è un intruso, qualcuno che ha qualcosa di diverso o forse la realtà è che proprio lui, il diverso, lo special one, è il nome “che ti aspetti” visto che ha centrato la sua nona semifinale europea su nove quarti di finale disputati, numeri impressionanti !
E’ comunque evidente come Ancelotti, Guardiola, Simeone e abbiano in comune il fatto di aver trascorso una grande carriera anche da calciatore e un’altra cosa che hanno in comune è l’aver giocato tutti a centrocampo.
Un fatto forse non casuale, infatti il centrocampista centrale è quello che è più coinvolto in tutte le fase del gioco, da quella difensiva a quella offensiva insomma da giocatori hanno di certo maturato una visione totale di gioco che ora stanno riportando al meglio nel loro ruolo di allenatore.
Andiamo in breve a vedere le loro carriere.
Carlo Ancelotti
10/06/1959
Carlo Ancelotti con la maglia del Milan
Da giocatore è stato un grande mediano.
Iniziò la sua carriera tra i professionisti nel Parma, prima del grande salto di cui l’artefice principale fu Nils Liedholm che lo portò alla Roma e lo impiegò nel ruolo di mediano.
Con la maglia giallorossa vinse lo scudetto nel 1983 e ben 4 Coppe Italia.
Nel 1987 passò al Milan dove vinse 2 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 coppe Intercontinentali e 2 Supercoppe Europee.
Ha disputato anche 26 partite in nazionale.
Una nota di colore: ha recitato in entrambi gli episodi di “L’allenatore nel pallone”, il mitico film con Lino Banfi.
Josep Guardiola
18/01/1971
Da giocatore è stato il più “tecnico” dei tre, regista basso e sapiente direttore d’orchestra.
Vanta oltre 370 presenze con la maglia del Barcellona prima della sua breve ma intensa esperienza in Italia (Brescia).
Ha conquistato oltre a 6 scudetti spagnoli ed altri titoli nazionali anche la storica Coppa Campioni ‘91/’92 (battendo in finale la Samp di Vialli e Mancini), la Coppa delle Coppe ‘96/’97 e le relative due Supercoppe Europee del ‘92 e ’97. Inoltre ha anche conquistato l’oro olimpico a Barcellona 1992.
Diego Simeone
18/04/1970
Diego Simeone con la maglia dell’atletico Madrid
Da giocatore è stato il più “offensivo” dei tre, non a caso in Argentina si affermò in giovane età come attaccante e venne portato in Italia da Anconetani, vulcanico presidente del Pisa.
L’esperienza nel nostro paese fu breve e passò in Spagna, al Siviglia dove dopo due buone stagioni venne ingaggiato dall’Atletico Madrid, squadra dove esplose risultando tra i protagonisti del grande scudetto del 1996.
Intanto si era adattato con grandi risultati al ruolo di centrocampista, nel 1997 passò all’Inter dove vinse la Coppa Uefa, nel 1999 passò alla Lazio dove vinse Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana ed Europea.
Con la nazionale argentina ha collezionato oltre 100 presenze vincendo 2 Coppe America, 1 Confederations Cup e l’argento olimpico ad Atlanta 1996.
Josè Mourinho
26/01/1963
Una carriera da giocatore a dir poco di secondo livello rispetto ai tre colleghi di cui sopra, motivo per cui ha svoltato a soli 24 anni verso la carriera da allenatore anche grazie al padre da cui ha potuto fin dalla giovane età apprendere importanti nozioni.
La svolta nel 1992 quando ebbe l’onore di fare da assistente a “tale “Bobby Robson allo Sporting Lisbona che lo portò successivamente con sé sia al Porto che al Barcellona.
La fortunata avventura con i blaugrana continuò anche con l’arrivo di Van Gaal con cui Mourinho maturò importanti esperienze.
Il resto è storia!
Josè Mourinho ha spesso trasformato “in oro” le squadre che gli sono state affidate, personaggio antipatico a detta di molti ma di certo grandissimo motivatore e stratega come dimostrato nell’ultima partita contro il PSG dove con una grande tenacia e un pressing perfetto ha sconfitto la milionaria squadra francese (seppure orfana di Ibra).
Quattro grandi personaggi per le quattro migliori squadre d’Europa, mai come quest’anno lo spettacolo sarà assicurato anche in panchina !