Oggi parliamo di fotoromanzi. Sissignori avete letto bene e se continuerete a leggere avrete delle sorprese. Il prodotto editoriale fotoromanzo è un’invenzione tutta italiana . Non è semplice attribuire la paternità dell’invenzione di questo tipo di rivista, perché si fa riferimento sia a CESARE ZAVATTINI sia a DAMIANO DAMIANI. Il primo storico fotoromanzo “Bolero Film” è stato invece pubblicato con certezza da MONDADORI e fondato da LUCIANO PEDROCCHI, il narratore e commediografo che ha scritto e sceneggiato le prime storie d’amore illustrate.
CESARE ZAVATTINI e la casa editrice MONDADORI sono dunque tra i padri putativi del fotoromanzo e mi pare che siano anche l’evidente ragione del successo indiscutibile di questo genere di riviste, così diffuse a partire dagli anni cinquanta fino alla fine degli anni ottanta. CESARE ZAVATTINI del resto da uomo di televisione aveva una conoscenza più che approfondita del gusti del grande pubblico e gli uomini della casa editrice Mondadori non erano da meno. Le storie d’amore complicate, sofferte, sospese ai si e ai no dei protagonisti, ci hanno appassionato e continuano ad appassionarci. I Lancio Story e i Bolero oggi sono decisamente meno diffusi e letti, se non da quella nicchia di fedelissime, che lacrima in tasca, colleziona foto di quelli che, anni fa erano i beniamini del pubblico e oggi invece fanno vite assolutamente diverse. Questo però non significa che le storie d’amore tormentate non appassionino più il grande pubblico. Oggi quello che succedeva sulla carta stampata, baci ,sospiri, addii promesse e lacrime, si è trasferito in televisione ed è stato ereditato con molta capacità professionale da MARIA DE FILIPPI, che gestisce una corte dei miracoli di ragazzi , signori di mezza età e personaggi sinceri e meno sinceri alla ricerca del grande amore. Del resto tutto è partito da Cesare Zavattini, un signore che di televisione sapeva moltissimo, per poi tornare a confluire come un fiume in piena dalla carta stampata alla televisione. Su internet c’è poi il seguito di queste storie raccontate in televisione e il web in questi giorni è letteralmente investito da un’onda potentissima e un fenomenale personaggio dei media, che partendo dallo schermo dei televisori è riuscito a invadere quello dei personal computer. E’ un’Italia divisa in due, quella che a valanga si riversa su Facebook dopo ogni apparizione televisiva di Barbara Barbieri detta BUBI. Un partito di difensori e sostenitori che fronteggia un partito di dileggiatori della signora dichiaratasi davanti agli schermi televisivi ad un giovane cavaliere per essere poi sempre in diretta televisiva dallo stesso corteggiata e infine rifiutata. La signora in questione vanta una pagina su Facebook con ben 7000 fan che viaggiano alla velocità della luce verso i 10.000 e senza falsi e sciocchi snobismi intellettuali questo mi pare che si possa senz’altro definire un fenomeno mediatico. Insomma l’avreste mai detto che un’Italia sconvolta da una cronaca molto effervescente e piena di una sessualità più che esuberante , si lasciasse prendere dalla passione e dal romanticismo più profondo patendo e compatendo le pene d’amore di una bella signora? L’amore e il romanticismo all’alba del 2011 sono ancora al primo posto nel nostro immaginario collettivo, non lo so cosa ne pensate voi, ma a me sembra comunque una buona notizia, del resto se ci credeva anche il buon CESARE ZAVATTINI……..
Barbara Barbieri, 3 febbraio 2011 (Barbara Barbieri sua omonima che però vi invita a lasciare commenti su BUBI sperando che la vera destinataria li legga e abbia il desiderio dopo la fine del suo tormentato amore di incontrarmi e raccontarmi in una bella e sincera intervista cosa pensa davvero dell’amore e degli uomini)