Le stanno provando tutte per non farci andare a votare. Prima col sistema classico di scuola craxiana (d'altro canto da dove proviene il Presidente del Consiglio?) cioè l'invito a far altro, andare al mare, ai monti, al bunga bunga. Poi col silenzio massmediologico. Infine col provvedimento legale meschino dell'ultimo minuto. Ma adottano anche altri metodi: non ti dicono "non andare a votare" ma ti fanno pensare che sia inutile che tu ci vada, e questo lo fanno subdolamente, nei loro piccoli blog, nelle pagine facebook e twitter. Arrivano al punto di infilarsi nei comitati promotori, fingere di appoggiare l'impegno senza però darlo, dare adesioni fantasma del tipo "ci sto ma non ci sto". Ufficialmente non possono fare campagna contro, così la fanno di tangente, secante, ti remano contro nella tua canoa. Bello sarebbe sconfiggerli ancora una volta. Bello sarebbe dimostrare che l'Italia s'è desta, finalmente. Bello sarebbe martedì prossimo festeggiare l'ennesimo schiaffo al regime e a tutti coloro che ne fanno parte, volenti o nolenti. Allora facciamo uno sforzo, l'ultimo forse per questa stagione elettorale: andiamo a votare e portiamo a votare tutti quelli che possiamo portare. Partecipiamo in massa alle iniziative dei vari comitati. Scendiamo nelle piazze. Distribuiamo volantini. Diamoci da fare. Perché se stiamo ancora una volta inerti poi ci tocca star zitti, poi non abbiamo il diritto morale di lamentarci.
Luca Craia