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Per dovere d’ufficio (?)

Da Loredana V. @lorysmart

 

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In montagna, al fresco, dopo una buona merenda a base di Kaiserschmarren, mi riposo e me la sto ridendo mentre leggo il fondo di Vittorio Feltri sulla condanna di Emilio Fede….

estratto da “il Giornale” di oggi

“Secondo le accuse, – confermate in sentenza – il giornalista, oltre a mandare in onda i notiziari, mandava zoccole ad Arcore. E che zoccole! Tutte giovani, avvenenti, disponibili per non dire felici di correre in villa allo scopo di assecondare i desideri del principe-satrapo. Di più. Emilio avrebbe compiuto esercizi assai raffinati: non si limitava all’attività di selezionatore all’ingrosso delle candidate; gli è stato attribuito anche il ruoli di assaggiatore. Nel senso che egli, per essere sicuro che le fanciulle fossero all’altezza di cotanto cliente, le avrebbe personalmente sperimentate sul piano orizzontale.

Un bel daffare, povero Fede. Se si sobbarcava tale defatigante impegno, avrà avuto la sua convenienza. Quale? Riscuoteva dalle sgualdrine una percentuale su ogni marchetta? Questo no, non è emerso. Forse percepiva un lauto compenso dall’utilizzatore finale? E’ escluso. Si desume quindi che l’ultraottantenne direttore si sottoponesse gratis alla funzione sfiancante di assaggiatore per compiacere il padrone. Converrà il lettore che a una certa età è difficile e complicato scopare per gusto proprio, figuriamoci per dovere d’ufficio, tra l’altro senza un vantaggio eccetto la gratitudine del padrone.”

Anche scopare su commissione gli toccava? Beh, in effetti è poco plausibile, anche data l’età…però la motivazione dei giudici (anzi, delle giudici…caso strano…tutte donne a giudicare Berlusconi come poi a giudicare fede, Mora e Minetti) questo dice.



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