PER la rbrica “TRACCE DI CULTURA” recensione mostra 22 febbraio 2014

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TRACCE DI CULTURA – Mostra al “VITTORIANO” di Roma “MUSE’E D’ORSAY: CAPOLAVORI” dal 22 febbraio 2014 – all’8 giugno 2014

21 febbraio 2014 alle ore 18.36

PER la rbrica “TRACCE DI CULTURA” recensione mostra 22 febbraio 2014

di Daniela Merola

Un’altra grande mostra al “VITTORIANO” di Roma “MUSE’E D’ORSAY:CAPOLAVORI”, ed è una magnifica, esplicativa mostra; per la prima volta a Roma capolavori assoluti realizzati tra il 1848 e il 1914 dai grandi maestri francesi e non: Gaugin, Van Gogh, De Nittis, Monet, Corot, Pissarro, Seurat, Degas, Sisley ed altri e questa mostra espone 70 opere attraverso un percorso artistico che va dalla pittura accademica dei Salon, prosegue con il rivoluzionario sguardo impressionista fino ad arrivare al simbolismo. La mostra curata da Guy Cogeval e Xavier Rey è divisa in 5 sezioni: la prima sezione è incentrata sulla pittura dei salon, una pittura accademica e di rigore, la seconda incentrata sull’impressionismo, il suo sguardo nuovo nel ritrarre scene di vita privata e scene quotidiane, la terza ancora lo sguardo impressionista sulla natura “on plain air”, una natura “reale”, “buona”, “placida”, i colori e la loro forza, la quarta sezione è incentrata sull’arte post impressionista, la più complessa volendo, la più illuminante forse, la quinta ed ultima vira sul simbolismo, il cui massimo esponente è GAUGIN e la sua sintesi deformata, l’arrivo dei nabis con le loro geometrie e bidimensionalità, fino alle avanguardie più estreme del xx secolo; un percorso veramente completo questo della mostra del Vittoriano che riesce a riunire e sintetizzare una stagione lunga, articolata, controversa, mutevole, variegata come è questa essenziale dell’impressionismo, post impressionismo ed avanguardie dei primi del ‘900. Non è stato semplice concretizzare con sole 70 opere una grande fondamentale parte dell’arte mondiale, e non è semplice riassumere in poche righe concetti immensi, filoni espressivi e rivoluzionari. Un merito di questa mostra che sicuramente sarà apprezzata e sicuramente anche l’ultima sezione della mostra, quella delle avanguardie, dove le macchie cromatiche si separano, si ritorna ad una più lineare forma decorativa con le estreme avanguardie. Imperdibile!

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