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PER LA RUBRICA “L’OCCHIO CINEFILO” recensione di “SAVING MR BANKS” 20 febbraio 2014

Creato il 23 febbraio 2014 da Dan76

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PER LA RUBRICA” L’OCCHIO CINEFILO” per PRIMAPAGINAONLINE

 

   Recensione film “SAVING MR BANKS” di JOHN LEE HANCOCK

 

   20 febbraio 2014-

 

Un film bello, che conquista, piccolo capolavoro per una commedia che basa tutto sulla forza delle parole, un film elegante e psicologico, una meravigliosa riflessione sulla proprietà intellettuale, sulla forza delle idee, sulla forza del pensiero, sulle capacità intellettuali di chi ha un progetto, un qualcosa da realizzare, sulla coerenza delle proprie idee. Una bellissima commedia che conquista il pubblico in sala man mano che va avanti, una commedia discreta ma non di maniera. Nel 1961 la scrittrice Pamela Travers viaggia da Londra a Hollywood per incontrare il grande e potente Walt Disney e parlare con lui della trasposizione cinematografica del libro di lei, il bestseller “Mary Poppins”, bestseller del 1934. da qui inizia un film entusiasmante nel quale si racconta il difficile a dir poco rapporto tra la Travers e Disney per l’acquisto dei diritti di autore da parte del potente Disney per farne un film, un difficile rapporto di logorio, uno scontro tra i due per il fatto che l’indomita e severa Travers non è disposta ad accettare alcun tipo di compromesso e di variazione del libro per poi cederne i diritti. Ne viene fuori una commedia alla “Vecchia Hollywood”, tosta, brillante, inteliggente con due straordinari interpreti principali come solo Tom Hanks e Emma Thompson sanno essere, le loro performance senza eccessi e sbavature reggono tutto il film. Il racconto di due culture a confronto, concezioni del successo agli estremi opposti con sottotracce di fantasmi psicologici da parte della scrittrice pamela Travers fanno di questo film  una piccola gemma, supportato da uno script bellissimo, pungente, uno dei più interessanti script degli ultimi anni. La regia di John Lee Hancock è discreta, invisibile, decisa, classica al punto giusto; a ragione il regista si è subito innamorato di questa sceneggiatura riuscendo a ricavarne davvero un bel film, un film con un significato e di questi tempi non è semplice fare filmografia interessante davvero e che abbia un senso. La tematica della necessità di “dimenticare”, di “allontanarsi dai propri fantasmi del passato”, dalle proprie catene mentali affiora nel film man mano che lo scontro e la dialettica vanno avanti aggiungendo al film profondità. La magia di questo film è nel raccontare una storia di lotta, di realizzazione, di crescita interiore.

 

   DANIELA MEROLA

 



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