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Per mamme “fuori”. Consigli per quando si ha poco tempo

Creato il 04 settembre 2011 da Eleonorateragnoli @Elisitjustme

 

Mia suocera vive a quasi 40 km da casa mia, è una donna fantastica e una nonna dolcissima. Come ogni nonna, stravede per sua nipote, vorrebbe averla sempre con sé e, se potesse, le regalerebbe la luna. Purtroppo, però, la distanza che ci separa, il mio lavoro e in generale la vita di tutti i giorni ci impedisce di vederci quanto vorremmo.

I giorni che poi, evviva, riusciamo ad organizzarci, la mia giornata comincia prestissimo ed è tutta un pensare a come gestire le cose della bambina. Lavorando di pomeriggio, preferisco approfittare della mattina per spostarmi. E la mattina, di solito, c’è da preparare il brodo alla bambina. Ammetto di non amare le pappe pronte. Ad esclusione della crema di riso e della crema mais tapioca, per le quali non saprei dove mettere le mani, credo sia meglio che tutto il resto io lo prepari da me usando ingredienti naturali, quali verdure ed ortaggi. Dalla mia parte posso sicuramente vantare la fortuna di avere il tempo per prepararle, ma ciò non mi ha esonerato dal rimanere allibita quando, in giro per i vari scaffali dei supermercati, mi sono imbattuta nei vari brodi, passati di verdura e carni IN POLVERE. Che ci vorrà mai a preparare un brodo? Mi dico. Le levatacce si possono fare per la salute di un bambino.

Ed ecco infatti che vi racconto come mi organizzo quando, dovendo uscire presto al mattino e dovendo restare a pranzo fuori con la bambina, cerco ugualmente di non farle mancare il suo brodo di verdure, naturale e salutare, anziché ricorrere alla tentazione di scaldare un po’ d’acqua e versarvi dentro qualche cucchiaino di pappa pronta.

Per mamme “fuori”. Consigli per quando si ha poco tempo

ore 7e30, suona la sveglia. Sono fortunata. Amaranta è una dormigliona. Non apre mai gli occhi prima di essersi fatta 10-12 ore di sonno e mai prima delle 9. Di conseguenza, posso concedermi il lusso di alzarmi con calma per le 8, fare colazione tranquilla, vestirmi, aggiornare le mie conoscenze di mamma sul web, lavarmi, vestirmi e poi dedicarmi completamente a lei. Cosa differente accade, invece, nella situazione che stiamo insieme esaminando. La sveglia, almeno per me, suona con un’ora di anticipo. La prima cosa che faccio è preparare il brodo. Il trucco per quando si ha poco tempo? Usare la pentola a pressione. A dispetto della pentola tradizionale, con cui il brodo è pronto in un’ora e mezzo circa, con la pentola a pressione, in 35 minuti, le verdure sono belle che cotte. Nel frattempo che la pentola cuoce, mi preparo, faccio colazione e controllo che la borsa del cambio di Amaranta sia completa di tutto l’occorrente: pannolini per una giornata, ciuccio, bottiglietta dell’acqua, saponi e creme per il cambio, salviettine umidificate, tachipirina, termometro, pupazzo Rupert, cambietto e cambio di emergenza

:D

ore 8e10, è pronto il brodo. Ci siamo. Spengo la pentola a pressione, aspetto che si raffreddi per poterla aprire e, con le verdure bollite, preparo il passato. Proprio a proposito degli spostamenti nell’orario della pappa, mi sono procurata un comodissimo set della Tupperware (altro pezzo chiave della mia vita da mamma) che non è soltanto un semplice piattino dotato di cucchiaio abbinato, ma è un vero e proprio contenitore, con tanto di comodo coperchio, per trasportare e tenere al caldo i cibi. Vi metto le verdure passate e lo richiudo. Filtro il brodo, lo peso e lo metto in un biberon. Perché nel biberon? Perché all’interno di un thermos (io uso quello della Chicco, bellissimo e praticissimo), il liquido si tiene caldo per oltre cinque ore. In una boccetta, infine, metto un po’ di olio extra vergine d’oliva prodotto da mio nonno e inserisco il tutto nella borsa del cibo della bambina.

ore 9.00. Ci siamo. Io sono pronta, la pappa anche. E’ ora di svegliare Amaranta. Se possibile cerco sempre di non stravolgere i suoi orari e di non destarla dal sonno prima del suo abituale tempo. La faccio mangiare, la spupazzo, le cambio il pannolino, la vesto chiccosissima e via. Si parte. Direzione, casa della nonna paterna, dove ci aspetta una mattinata di shopping, un caffè macchiato al bar o semplicemente tante chiacchiere a casa. Quello che sia. Senza impegni e pensieri. Tanto, la pappa per il pranzo è già pronta

;)



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