Per motivi di lavoro sono tornata a Gallipoli dopo quasi un anno. La città bella, anche nel cuore dell’inverno, mostra sempre, con la generosità che la contraddistingue, le sue perle. Per chi non fosse mai stato a Gallipoli, ricordo che questa città di mare è suddivisa tra il “Borgo” e la “città vecchia”, cui è collegata solo da un ponte. La città vecchia, perciò, è un’isola vera e propria, e addentrarsi tra i suoi vicoli è un continuo perdersi e ritrovarsi, cullati tra le sue chiese e le sue corti, come in una favola incantata.
Quanti tesori artistici improvvisamente scoprono gli occhi increduli anche di chi a Gallipoli c’è già stato … passeggiare tra le corti a mezzogiorno, poi, diventa un’esperienza multi-sensoriale, perché alle bellezze artistiche si mescolano i profumi provenienti dalle cucine dei fortunati residenti … allora, sebbene i passi siano veloci, perché di rientro, distinguo il profumo del ragù da quello della frittura mista, che, a Gallipoli, immagino, sia la più buona in assoluto, anche perché sono molte le famiglie che vivono di pesca.
Poche foto, ma significative, raccolte in questo collage che condivido volentieri in questo breve post.
Prossimamente invece un post più “tecnico” e gastronomico
Baci!