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Per ogni riccio un capriccio... ma pure un impiccio!

Creato il 20 maggio 2012 da Precariamatruccata

Per ogni riccio un capriccio... ma pure un impiccio!

La mia ricciolosissima routine

Nel mezzo del cammin della sua vita, Dante si ritrovò in mezzo ad una selva oscura. Io quella selva oscura ce l'avevo in testa a soli tre giorni dalla nascita. Forse la prima parola che ho imparato a pronunciare non fu mamma, né papà. Bensì schiuma, o districante. Insomma, qualcosa del genere. Negli anni, credo che nonne, zie, prozie e bisnonne abbiano testato sui miei indomabili capelli ricci qualunque cosa trovassero nella dispensa: miele, cocco, olio. Forse pure carciofi e succo di melanzane, chissà. Ore e ore davanti allo specchio a lasciare che me li pettinassero - da asciutti, perché non avevano neppure l'accortezza di bagnarmeli - mentre io urlavo e strepitavo. E tremavo al sol pensiero che sarei dovuta andare a scuola pettinata come un barboncino maltrattato. Finché, acquisite a pieno le mie capacità fisiche e mentali, non ho iniziato a far da me. E mi si è aperto un mondo. Oggi posso dire - accantonando per un attimo la mia proverbiale modestia - che in fatto di ricci sono un'esperta per davvero. Ho provato di tutto, pur di dare ai miei capelli l'aspetto che dovrebbero avere. E stranamente, contrariamente alla legge che impone che la donna odi i suoi capelli, io i miei li adoro. Ma dietro c'è tutt'un lavoraccio. Più una spesa di certo non indifferente. Ma è il prezzo giusto da pagare per averli ben districati, definiti, lucidi e morbidissimi. Quindi, per oggi, mettete da parte ombretti e matite e beccatevi la mia routine. Iniziamo dal lavaggio: tra tutte le linee che ho provato - sia specifiche per i ricci che non - la migliore ritengo sia la "Onde satin" di Testanera. Sia lo shampoo che il balsamo hanno un odore gradevolissimo. I trucchetti che esistono per ottenere una capigliatura voluminosa e soffice al punto giusto fanno il resto. Li ho scoperti tardi, ma l'importante è averli carpiti! Lo shampoo meglio applicarlo solo sulle radici e non su tutta la lunghezza, ad esempio. Viceversa per il balsamo: se applicato sulle radici, e ne ho le prove scientifiche, appesantiscono il tutto regalandovi quel piattume che al riccio proprio non dona. Dopo la doccia, non strofino con l'asciugamano, perché ricordatevi che l'effetto elettrizzato è lì che ad attendervi dietro l'angolo. Quindi, li "spremo" fino ad eliminare l'acqua in eccesso. Li ripettino ancora una volta con la mia mitica spazzola antistatica di Sephora e sono pronta ad accogliere i miei amici. Prima applico su tutta la lunghezza la crema Oleo Curl della Kerastase (in alternativa, la crema disciplinante Sunsilk per i ricci, più economica ma ottima), poi la mitica spuma volume riche della linea Tecniart di L'Oreal (la numero 4). Prodotti, questi ultimi due, che conviene acquistare in una qualunque casa del parrucchiere: si risparmia un bel po'. Ultimo atto: a testa in giù, asciugo stropicciando i ricci con il diffusore Parlux. Et voilà: i miei ricci sono pronti. E per i giorni successivi - io li lavo due volte a settimana - li rimetto in sesto usando il balsamo spray della linea Ricci sublimi di L'Oreal: non necessita di risciacquo, dona un meraviglioso effetto bagnato - ma non troppo, il giusto - e li lascia morbidissimi. Quanto al taglio, i miei sono scalati, così da non sembrare Mortisia della famiglia Addams nel momento in cui li stiro. E questo è quanto. Basta avere un po' di pazienza e provare senza stancarsi, per avere i ricci che avete sempre sognato! Spero di avervi dato qualche dritta interessante. Alla prossima!

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