In parte, contraddico quanto ho affermato in passato, quando scrivevo che è sciocco perdere tempo a cercare il giusto strumento per scrivere.
C’è solo l’imbarazzo della scelta: Word (be’, forse è meglio LibreOffice), Pages, oppure altro ancora, come Scrivener o Storyist. E in parte credo ancora a quanto dicevo allora: lo strumento giusto ce l’hai nella testa.
Però.
Ho capito che un minimo di schede bisogna crearle: anche se si tratta “solo” di racconti. A un certo punto un personaggio ha gli occhi verdi, e dopo qualche pagina sono solo “chiari”.
Perché accade questo? Perché si è ancora vittime dell’idea che scrivere è ispirazione.
No: è precisione, preparazione.
Significa che di ciascun personaggio occorre preparare una breve scheda che contenga, per esempio, i tratti fisici. Niente di complicato: poche righe. Da tenere sotto mano finché non si arriva alla fine, e sulle quali gettare un’occhiata. Colore dei capelli, degli occhi, segni particolari, eccetera eccetera.