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Per tutto il resto c’è il link

Da Marcofre

Una paura che attanaglia (be’, forse esagero: non attanaglia proprio, però esiste), colui o colei che apre un blog, è la seguente: di non fare una buona impressione. Perfettamente umano, ci mancherebbe altro.
Quando si è presuntuosi (giù la maschera: se si scrive lo si è eccome), il desiderio di colpire l’attenzione altrui è fortissimo.

Però.

Innanzitutto non puoi piacere a tutti, e questo dovrebbe essere, come ripeto ormai da troppo tempo, una buona notizia. Hai maggiore libertà, e non devi nemmeno rispondere a un direttore editoriale, o chi per lui, che ti chiede conto di visitatori, accessi, e via discorrendo.

Non solo.

Diamo un’occhiata a certi scrittori: scrivono due, tre libri (ma anche uno solo) e diventano esperti di ogni cosa. Scienza; teologia; economia; mondo del lavoro; riforme istituzionali; gioco d’azzardo.
Tutti chiedono a costoro “un giudizio”, “un’opinione” che faccia luce. E costoro ci cascano con tutte le scarpe. Quasi inevitabile: occorre determinazione per dire: “Guardi, di queste cose non so niente. Sa, io scrivo racconti”. Che cosa penserebbero i lettori? Uno che scrive e non sa! In questo modo si cade nel trappolone, e si finisce con il dire un sacco di sciocchezze.

Non replicare questa formula.

Gestire un blog vuol dire concentrarsi su quello che si sa, e per quello che si ignora, esiste il link. Il link è lì apposta. Piccolo, inoffensivo (in apparenza), ma potentissimo. Indirizza il lettore a chi ne sa più di noi.

C’è sempre qualcuno dal quale imparare. Inutile pensare di sapere e conoscere tutto.

Non devi mostrarti potente, il primo della classe: queste sono sciocchezze. Il tuo scopo è creare una rete di relazioni, alimentare la conversazione. Porta il tuo contributo, piccolo o grande che sia, purché provenga da una tua visione. La testa serve a quello, non per piazzarci sopra il berretto.

Impara a specializzarti, sii preparato, studia. Soprattutto non essere arrogante, e linka. Non è una dimostrazione di debolezza, come potresti pensare.

Vuol dire: “Ehi, fin qui ci arrivo, però da qui in avanti meglio a rivolgersi a lui (o a lei)”.

Che male c’è?

Ficcati nella testa che devi creare e incrementare il tuo capitale sociale. Presunzione e arroganza lo intaccano, forse lo danneggiano in modo irreparabile. Costruire invece relazioni significa riconoscere i propri limiti.


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