Molti tumori alla prostata sottoposti ad una terapia ormonale diventano, con il passare del tempo, resistenti alla castrazione. Le terapie ormonali, infatti, permettono di controllare il cancro alla prostata in fase avanzata solo per un certo periodo di tempo. I ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute hanno finalmente individuato il meccanismo responsabile di questa resistenza. Essi hanno scoperto che una proteina chiamata Siah2 mantiene una parte dei recettori degli androgeni presenti nelle cellule tumorali costantemente attiva. Questo meccanismo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione di questa terribile malattia. Sulla base di queste nuove informazioni, Siah2 potrebbe risultare un biomarker promettente grazie al quale monitorare la risposta del paziente alla terapia ormonale. Inoltre, inibendo l’interazione di Siah2 con i recettori androgeni, sarebbe possibile prolungare l’efficacia della suddetta terapia. Siah2 è in grado di riattivare alcuni recettori androgeni inattivi e di renderli resistenti al trattamento. Come risultato, le cellule del cancro alla prostata producono più recettori degli androgeni attivi e resistenti alla castrazione. I ricercatori hanno anche scoperto che gli uomini che presentano tumori alla prostata resistenti alla castrazione, presentano livelli insolitamente elevati d Siah2. Inibendo questa proteina in tumori sviluppati in tessuti animali, hanno visto che la terapia ormonale torna ad essere efficace ed a determinare una regressione della malattia. Ciò dimostra che Siah2 può essere utilizzato sia come biomarcatore per monitorare lo sviluppo e la progressione della resistenza alla castrazione, sia come un potenziale bersaglio terapeutico per il cancro alla prostata.
Magazine Medicina
Perché alcuni tumori alla prostata diventano resistenti
Creato il 08 maggio 2013 da Laprostata @espriweb
Molti tumori alla prostata sottoposti ad una terapia ormonale diventano, con il passare del tempo, resistenti alla castrazione. Le terapie ormonali, infatti, permettono di controllare il cancro alla prostata in fase avanzata solo per un certo periodo di tempo. I ricercatori del Sanford-Burnham Medical Research Institute hanno finalmente individuato il meccanismo responsabile di questa resistenza. Essi hanno scoperto che una proteina chiamata Siah2 mantiene una parte dei recettori degli androgeni presenti nelle cellule tumorali costantemente attiva. Questo meccanismo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella progressione di questa terribile malattia. Sulla base di queste nuove informazioni, Siah2 potrebbe risultare un biomarker promettente grazie al quale monitorare la risposta del paziente alla terapia ormonale. Inoltre, inibendo l’interazione di Siah2 con i recettori androgeni, sarebbe possibile prolungare l’efficacia della suddetta terapia. Siah2 è in grado di riattivare alcuni recettori androgeni inattivi e di renderli resistenti al trattamento. Come risultato, le cellule del cancro alla prostata producono più recettori degli androgeni attivi e resistenti alla castrazione. I ricercatori hanno anche scoperto che gli uomini che presentano tumori alla prostata resistenti alla castrazione, presentano livelli insolitamente elevati d Siah2. Inibendo questa proteina in tumori sviluppati in tessuti animali, hanno visto che la terapia ormonale torna ad essere efficace ed a determinare una regressione della malattia. Ciò dimostra che Siah2 può essere utilizzato sia come biomarcatore per monitorare lo sviluppo e la progressione della resistenza alla castrazione, sia come un potenziale bersaglio terapeutico per il cancro alla prostata.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Sport è - Movimento e Salute
Evento della Provincia di UdineIl progetto nasce sotto l'egida della Provincia di Udine, Assessorati allo Sport e alle Politiche Sociali, con l’obiettivo di... Leggere il seguito
Da Elfranzo
SALUTE E BENESSERE -
Curarsi con il cibo: le 10 regole dell'immunonutrizione
Quali cibi possono aiutarci a rinforzare il nostro sistema immunitario e quindi a prevenire le malattie? È quanto indaga l'”immunonutrizione”, una scienza che... Leggere il seguito
Da Informasalus
SALUTE E BENESSERE -
Mindfulness per dormire meglio
Incubi, sonno leggero, tachicardia, pensieri ricorrenti, loop mentali… Aiuto, come fare a prender sonno se si è immersi nello stress? Leggere il seguito
Da Slowsleep
SALUTE E BENESSERE -
Il cioccolato protegge il cuore
23/06/2015Si moltiplicano gli studi sugli effetti benefici del cioccolato, tanto che se uno volesse essere malizioso, potrebbe perfino insinuare che questi... Leggere il seguito
Da Lasfinge
SALUTE E BENESSERE, DA CLASSIFICARE -
Un po’ di digiuno
Dopo i post sui pericoli dell’acrilammide e delle aflatossine, eccone uno che potrebbe, forse, indicare la via per sfuggire alle insidie del cibo ricavandone... Leggere il seguito
Da Marga
RICERCA, SCIENZE -
Rischio di infarti e ictus: il cioccolato fa bene al cuore
Chi consuma almeno 100 grammi al giorno di cioccolato è più protetto da infarti e ictusChi consuma almeno 100 grammi al giorno di cioccolato è più protetto da... Leggere il seguito
Da Informasalus
SALUTE E BENESSERE
I suoi ultimi articoli
-
Una proteina per capire l’aggressività del cancro alla prostata
-
Il Qigong per combattere la stanchezza dopo la terapia di deprivazione androgenica
-
I camionisti a rischio di cancro alla prostata aggressivo
-
Gli integratori possono aumentare il rischio di cancro alla prostata





