Dopo una settimana in giro per l’Italia, mi torna in mente il detto di mia nonna… Che io però rivisito a modo mio. Eccheccavolo.
Ho condiviso con voi un pensiero su Facebook e mi avete risposto in tante. Quindi non posso non approfondire la questione. Reduce da una settimana durissima (ma finché si lavora tanto non si può lamentarsi, di questi tempi), mi rendo conto che ultimamente ho messo del tutto da parte me stessa. Mi ero ripromessa una cosa, un anno fa esatto e non la sto mantenendo. In una settimana ho fatto Sansepolcro-Ravenna-Sansepolcro, Sansepolcro-Brescia-Sansepolcro, Sansepolcro-Firenze-Sansepolcro, dove “Sansepolcro” sta per la tappa a cui una mamma non può rinunciare, perchè deve e vuole tornare a casa dai propri figli la sera… Anche a costo di strafare.
Poi pensandoci mi viene in mente che mentre cerco di mantenere gli impegni verso le mie figlie, mio marito, gli amici che mi chiedono un favore (e io non riesco quasi mai a dire di no, pensare che io i no li sento tanto spesso), le persone con cui lavoro, questa è l’ennesima volta che mi dimentico di me stessa, per poi, puntualmente, ripromettermi che la prossima volta mi metterò al primo posto e se proprio non è possibile almeno non all’ultimo.
La vita di noi mamme e donne in genere è un po’ questa, tanto correre spesso per niente se non la mera sopravvivenza e quella dei propri figli, spesso lasciando noi stesse indietro… Perché crediamo di avere sempre TEMPO, che inizieremo a fare scelte diverse, ad amarci. Magari tra una settimana, un mese, un anno, ma lo faremo, no?
Perciò MEGLIO PRIMA CHE MAI, meglio non rimandare quello che fa bene a noi stesse, meglio non metterci sempre in coda a tutti con i nostri bisogni. Nemmeno ai nostri figli, perché se noi siamo felici, loro lo sono di conseguenza e viceversa. cate lo sfogo, ma credo che queste sensazioni non riguardino solo me… Giusto?