Critiche, nell'arco della loro ventennale carriera, i Queen (e intendiamo quelli veri, quelli con Freddie Mercury, tralasciando il periodo successivo senza leader) ne ricevettero eccome. Molte rivolte direttamente allo stesso frontman, ad esempio per la sua scelta di nascondere le sue origini parsi, seppellendo in profondità il suo vero nome, Farrokh Bulsara, ritenuto incompatibile con la sua immagine pubblica. O le controversie riguardo la sua sessualità che, nell'agosto 2006, costrinsero gli organizzatori ad annullare le celebrazioni del suo sessantesimo compleanno a Zanzibar. L'Islamic Mobilization and Propagation chiese infatti la cancellazione dell'evento sostenendo che Mercury non fosse un vero e proprio zanzibariano e che non fosse conforme alla Shari'a (termine generico utilizzato dagli islamici in senso di "legge") in quanto omosessuale, sostenendo che "l'associazione di Mercury con l'isola degradasse Zanzibar come luogo dell'Islam". Un altro esempio ancora fu la critica rivolta ai Queen per il loro concerto del 1984 in Sudafrica, luogo che le stesse nazioni unite avevano sconsigliato agli artisti, a causa della discriminazione nei confronti delle persone di colore. I Queen decisero comunque di esibirsi e vennero allora accusati in tutto il mondo di pensare solo al denaro e di legittimare l'apartheid.
Con la morte di Freddie le critiche scomparvero e furono dimenticate (salvo come abbiamo detto il caso del 2006), il leader dei Queen diventò un'icona, una leggenda, come spesso accade a tanti artisti dopo la loro morte, vedi Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Bob Marley e tanti altri ancora. E' un sentimento usuale, che nasce spontaneo, per chiunque ci lasci. Per questo molti (escludendo i nomi fatti) forse non meriterebbero appieno l'immagine iconografica che li ha accompagnati dopo la morte. Parliamo ovviamente esclusivamente dal punto di vista artistico e della personalità che hanno mostrato in vita, di quello che hanno realmente lasciato.Questo non è assolutamente il caso di Freddie Mercury. Freddie non è un'icona perchè è morto malato di AIDS, una morte che non può non toccare, per di più giovane. Freddie è un'icona perchè lo merita. Vediamo perchè.
Freddie Mercury è stato il leader e fondatore di uno dei gruppi di più grande successo commerciale della storia del rock e della musica in generale. Un gruppo i cui dischi non sono mai andati sotto i due milioni nelle vendite e che ancora oggi continuano ad essere venduti in un numero imprecisato ma sicuramente altissimo.
Freddie Mercury ha influenzato con la sua produzione molti artisti che negli anni a seguire contribuiranno a scrivere la storia della musica, quali Jeff Buckley, Robbie Williams, Michael Jackson per dirne solo alcuni.
Freddie Mercury è stato uno dei maggiori rappresentanti della comunità gay
, è questo ha contribuito ulteriormente ad aumentarne la fama.Freddie Mercury aveva una voce unica. Stupenda, emozionante, drammatica, intensa. Capace di estraniare l'ascoltatore dal mondo. Le sue qualità canore erano impressionanti. Una voce che poteva passare da tonalità molto basse a tonalità altissime, facendone probabilmente il cantante con il maggior range vocale della storia, o comunque uno dei migliori da questo punto di vista. La sua estensione vocale arrivava quasi a 5 ottave, con l'utilizzo del falsetto, la sua tecnica era eccellente. Sapeva utilizzare ottimamente il vibrato, da far invidia a molti cantanti suoi contemporanei e odierni. Nonostante nel parlato Freddie avesse una voce di tipo baritonale cantava da tenore leggero, arrivando negli anni anche alla potenza di un tenore lirico.Freddie Mercury, forse molti non lo sanno, era un polistrumentista dalle straordinarie doti. Tralasciando la voce, che per tutti è indimenticabile, Freddie era capace di suonare eccellentemente il pianoforte, la chitarra classica, il violino e la fisarmonica e seppe esibirsi anche con altri strumenti simili a quelli studiati, come il clavicembalo. Solo la necessità di spaziare più frequentemente e liberamente sul palco, concentrandosi sul canto, lo allontanarono durante i concerti da questi strumenti, in particolar modo dal pianoforte, che Freddie studiava fin da quando aveva nove anni.
Freddie Mercury ha composto canzoni irripetibili, da solo o in collaborazione con Brian May, Roger Taylor e John Deacon. Curava sia l'arrangiamento che la produzione del testo, che spesso era intriso di significati profondi trasmessi con poeticità ed inventiva. Freddie era un compositore straordinario, che aveva come caratteristica principale l'utilizzo di un'ampia varietà di gamme e stili, che riusciva spesso ad incorporare contemporaneamente nella stessa opera (Bohemian Rapsody, Innuendo e molte altre possono essere esempi perfetti di ciò che intendo dire). Era capace di creare melodie complesse con l'utilizzo di un numero elevato di accordi diversi, a differenza di molti colleghi "monoaccordo".
Freddie aveva una personalità e un genio sul palco e nei clip musicali invidiabile e probabilmente irraggiungibile. Fantasia, personalità, cuore, coraggio, erano tutte qualità che Mercury dimostrava puntualmente in ogni sua esibizione, un vero show di un uomo perfettamente a suo agio sul palco. Se la tecnica ne fa un grande della musica è proprio questo suo carisma, questa sua capacità unica di trasmettere emozioni al pubblico, ad innalzarlo sui gradini più alti del tempio del rock.
Freddie non è un'icona perchè è morto. Freddie è un'icona perchè lo merita."Forever is our Today". Forever is your today Freddie.