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Perchè gli Artisti non dovrebbero usare Facebook per Lavorare

Da Piero Iacono

Dado: Ma quanti Amici hai su Facebook.

Ieri ho avuto una piacevole conversazione con la mia amica Elena.

Tra le tante cose che ci siamo detti, abbiamo parlato anche di Facebook. Io ed Elena crediamo che Facebook sia uno dei modi per dare il via ad una conoscenza ma che non sia lo strumento giusto per fare amicizia.

In più, io credo che non può assicurarci nemmeno opportunità di lavoro. Tutte le centinaia di applicazioni che intrattengono migliaia di utenti, ad esempio, sono il tentativo di acquisire quante più informazioni sul nostro conto. Ma non ci parlano. Prendono senza dare. Così le nostre conversazione vengono continuamente interrotte e i dati che ne possiamo ricavare non ci sono utili per lavorare.

Chi ha sviluppato il sito non si è ancora reso conto che Facebook parla a noi e NON parla con noi. In questo senso affidarsi ai social network vuol dire delegare ad una piattaforma per conversazioni lo sviluppo delle nostre relazioni di gruppo. Relazioni intime e personali diventano solo l’eccezione che conferma la regola.

Ai miei amici artisti,dunque, consiglio di usare Facebook con molta cautela. Il telefono, ad esempio, garantisce maggiore interazione perchè è più gestibile: vi costringe a parlare con una sola persona alla volta. 

Le migliori conversazioni, quelle che garantiscono opportunità, sono quelle che fanno leva sui rapporti personali con le persone che sono interessate al nostro lavoro. Rapporti così strutturati permettono di immettere/sviluppare idee all’interno della conversazione, coinvolgere gli interlocutori, creare il clima giusto per svilupparli nel tempo.

Grazie Elena !!!


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