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Perché i pugili si allenano inutilmente?

Creato il 18 gennaio 2015 da Emanuele Zanella @emanuele755

L’allenamento è la base di tutto, che sia chiaro! se per caso sei il genio di turno che pensi di avere fiato, abilità tecniche o potenza senza allenarti duramente e fare esperienza, siamo messi veramente male.

SE VUOI RISULTATI, TI DEVI IMPEGNARE E DEVI SUDARE, STOP!

Se vai palestra, lo fai per imparare a tirare seguendo gli insegnamenti del tuo maestro, quindi vai a correre, fai tanta ginnastica, salti la corda, fai le ripetute al sacco, sudi, fai pesi e addominali. Insomma, ti impegni per imparare a tirare e diventare sempre più forte per dimostrare le tue abilità sul ring al meglio che puoi.

Questo è l’obiettivo, cioè combattere per vincere, ma purtroppo se fosse cosi semplice, saremo tutti campioni del mondo no?

OK; immagina di dover fare una finale importante; il peso è stato fatto, è andata, ora puoi mangiare e bere liberamente!
Ora manca solo il match. Sei in finale, e sai che il tuo avversario è forte, è veloce e fa male;  devi stare attento a dare il massimo ed evitare colpi. Vuoi vincere..vuoi fare bella figura!

Ora sei in spogliatoio, sei seduto e vedi che tutti gli altri si preparano per il loro turno…tu sei uno degli ultimi..sei li seduto e cerchi di restare calmo e rilassato.. non vedi l’ora che sia il turno per finire perché senti già la pressione dentro di te che ti assale.

Dopo un po’ succede qualcosa, senti l’odore della vasellina che ti stimola i sensi dell’olfatto e ti trasmettete delle sensazioni diverse; non le riconosci bene, ma senti che nel tuo corpo sta avvenendo qualche cambiamento interiore, forse qualche alterazione sul plesso solare, qualche fitta, magari senti una leggera ansia e un piccolo tremore alle gambe, le spalle rigide e pesanti … mmm, ti senti leggermente stanco anche senza fare nulla, eppure sei allenato bene, strano ma cerchi di fare finta di nulla.
Li inizi a pensare ad altro cercando di gestire i pensieri e sviare le tue emozioni senza riconoscerle, cosa completamente controproducente perché vuol dire alimentare l’energia negativa di quelle emozioni, cioè metti legna sul fuoco senza saperlo.

Intanto inizi a prepararti; ti cambi, ti metti i bendaggi alle mani e inizi a scaldarti facendo ginnastica.. ma non ti rendi conto che quella tensione ha influenzato due cose IMPORTANTI senza che ne sia accorto, cioè il tuo RESPIRO e il tuo CORPO perché quelle emozioni lavorano su di te.

Se al cervello arriva poco ossigeno per circa 20 minuti perché l’ansia te lo ha influenzato mentre sei spogliatoio, mi spieghi come fai ad essere lucido nella performance?

Ti scaldi, bam bam, un po’ di figure, vasellina sul viso, massaggi il naso e ti dicono:
“ora è il tuo turno, preparati!”

Tu in quel momento fai un respiro profondo respirando profondamente con i polmoni e butti fuori l’aria in fretta, sperando gli sciogliere la tensione inutilmente perché non sai che quel tipo di respiro è sbagliato e peggiora la situazione alimentando di più l’ansia….

FUORI, SI PARTE! Ti avvicini al ring, e il cuore batte in modo diverso, vuoi essere super carico e fare male al tuo avversario, ormai ci sei…sali, caschetto e aspetti il suono del gong per partire.

————GONG—-SI PARTE!

Parti, ti avvicini, senti la voce del tuo maestro che inizia a darti suggerimenti..giochi con il sinistro per prendere le misure…uno/due…qualche scambio da lontano…sei concentrato…occhi sbarrati, però ti rendi conto che non sei sciolto come in palestra ma vai avanti.
Il tuo maestro ti dice: ” COMANDA TU” …..e li ti arriva un (uno/due) … ti sconcentra e nella tua testa dici “cazzo, dai tira tu, concentrati”…li parte qualche scambio, leghi, l’arbitro vi ferma, vi stacca e vi dice di continuare.

Il tuo avversario inizia a tirare forte e fare molta pressione… tu reagisci sempre … ripresa intensa e piena di tensione.. tanti colpi che ti impegnano molto.

———-GONG: fine della prima ripresa.

Vai all’angolo ma non sei contento… verresti avere fatto di più….guardi la faccia del tuo maestro per vedere cosa pensa perché il suo giudizio ti influenza, ci tieni e ti preoccupa deludere anche lui oltre che a te stesso e gli altri.
Lui non è più calmo come prima, ma ti parla con più energia perché vuole spronarti, vuole darti la carica per combattere…ti dice con forza:
” tira più deciso, resta concentrato, tira che hai fiato da vendere, quando attacca spostati a destra ed entra..tieni su le mani e comanda tu”
Tu fai segno di SI con la testa e hai già un po’ il fiatone…

Da qui iniziano i pensieri strani: dici SI, ma tutte quelle parole fai fatica a capirle veramente perché nella tua testa iniziano i pensieri che ti distraggono:
cazzo ho già il fiatone alla prima ripresa, devo arrivare alla fine…non devo sbagliare…”

——— FUORI I SECONDI —–GONG

Ora hai rotto il ghiaccio … parti tu.. uno due, sx, scambi, sx sx dx a segno (yeaaaa), senti il tuo maestro che dice ” siiii, bravoooooo! “
Il tuo avversario reagisce e ti sorprende più volte..ripresa molto intensa .. molti scambi..quando lo prendi tu senti qualche (bravo), ma quando ti sorprende lui più volte senti
( noooo, non farti sorprendere cosi, nooo, stai attento, ma daiiiii)..

Da quel momento in poi dentro di te si scatenano dei meccanismi che non sai gestire e non sai nemmeno identificare, l’unica cosa che capisci è che non riesci a fare quello che sai fare veramente. Anche i colpi più semplici, non sono efficaci e fluidi come in palestra.
Vuoi fare di più, ma non hai il tempo di pensare perché hai il fiatone, il cuore batte forte, l’avversario che te le da, il maestro che ti urla, la gente che urla, ma non sai ancora che il nemico peggiore è dentro di te e non sai cosa sta facendo.

Tu tiri, reagisci, ma non sei veramente efficace come sai fare in palestra, e ti fa incazzare, quindi arriva la (rabbia )…prendi qualche colpo e tu lo manchi..e arriva anche la (tristezza) ..e dici dentro di te:
“cazzo dici, non riesco a prenderlo”;   ..perdi lucidità ..perdi precisione.

Nella tua mente si attivano i pensieri killer che stimolano addirittura la norepinefrina, detto l’ormone della paura oltre che cortisolo, detto l’ormone dello stress che influenzano maggiormente te stesso.
“che cazzo succede, non riesco a sorprenderlo, non voglio perdere.”

———— GONG

Vai all’angolo, hai le spalle basse e con gli occhi guardi per terra…sai già che il maestro ti rimprovererà di brutto .. hai perso la tua lucidità e sicurezza..  lui ti parla .. ma tu non capisci un cazzo perché sei preoccupato per il fiato, e la tua vocina interiore dice molte più cose del tuo maestro che ti distrae e ti demotiva completamente.. chi ha ragione?

“fan culo cazzo, devo reagire..ma…è come se qualcosa mi limita ma non so cosa..ho paura di perdere e di fare brutta figura….non riesco a prenderlo bene..
il cuore a mille e ti manca il fiato..e il recupero è basso.

————- FUORI I SECONDI–GONG

Terza ripresa dura, tanti colpi, ma tanti a vuoto..tiri molti colpi imprecisi..fai confusione..l’arbitro ti richiama anche se è il tuo avversario a tirare sventole in modo scorretto.. troppi pensieri dentro la tua testa da gestire..troppe cose da controllare e troppe paure di deludere qualcuno da gestire..

SEI LI CON IL CORPO, MA NON PIU’ PRESENTE CON LA MENTE!

Ancora scambi, tanta confusione, tante urla del maestro che dice:
(tiraaaa,tiraaaa quei colpiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, dai che manca pocoooooooooooooooooo, tiraaaa).

 ————– GONG: FINE!

Ti giri, ti dirigi all’angolo, E ti senti una merda totale.  Hai rabbia e delusione.  Vorresti pure piangere dal nervoso ma non puoi perché ti vergogni e hai paura di essere DERISO E GIUDICATO…non hai il coraggio di guadare negli occhi il tuo maestro perché sai di averlo deluso oltre che aver deluso te stesso …ti senti uno schifo!

  VERDETTO: Vince ai punti il tuo avversario.

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Il tuo morale è a terra.. tanta fatica per niente..mi sono allenato tanto e non avevo nemmeno il fiato per arrivare alla fine..ora in più il maestro me ne dirà di tutti i colori…
Li vai in spogliatoio, spalle basse, eviti gli occhi degli altri perché ti senti in colpa perché potevi vincere invece hai perso..
Hai perso la finale SOLO perché non hai saputo gestire le tue emozioni, le tue paure e i tuoi pensieri.

Li pensi:  “devo allenarmi di più..

Ma se ti alleni di più, e poi mentalmente hai sempre le stesse reazioni, stesse neuroassociazioni e gli stessi processi mentali, ha molto senso ripetere le stesse cose?

Non ci sono colpi segreti, perché un semplice UNO/DUE fatto bene, deciso e preciso facendo bene un passo avanti lascia il segno!

Te lo ripeto: ti allenerai per niente perché il problema non sono le competenze tecniche, ma quello che accade nella tua testa che blocca l’accesso alle tue competenze durante il match!

Sei andato in pallone nel momento che NON volevi, e ti fa incazzare, solo che non sapendo cosa sia successo realmente, dai colpa all’allenamento, sviando ancora una volta la vera causa, cioè quello che sta prima delle competenze.

In poche parole, un contadino prima di seminare ara la terra per renderla fertile. Lo stesso vale per noi atleti, se non rendi la terra fertie, cioè il tuo cervello, tutta la semina (competenze tecniche) andranno perse in grandi quantità quando serve.
In più devi sapere che nel nostro sport, le emozioni sono amplificate perché hai uno davanti che ti riempie di pugni per farti male, e un guerriero deve avere la mente fredda e lucida per esprimere al meglio le proprie competenze sul ring, cioè ESENTE DA PENSIERI, MA SOLO AZIONE!

Nei programmi di coaching lo scopo è quello di raggiungere lo stato di Flow, cioè quel flusso di coscenza dove non c’è pensiero, ma la massima espressione emotiva delle proprie abilità inconsce.
Guarda il video qui sotto per saperne di più!

Ora sta a te decidere se imparare a gestire i tuoi pensieri e le tue emozioni, o lasciare che siano altri a farlo per te, perdendo le occasioni migliori della tua vita, restando con il rimorso di come sarebbe andata se avessi combattuto come sai fare in palestra, cioè con la mente lucida, respiro fluido e colpi precisi mettendo in pratica quello che ti dice il tuo maestro senza fare il contrario perché sei andato in pallone, la scelta è sempre Tua, ma rifletti se ne vale la pena!

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Emanuele Zanella


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