Perché l’Asl di Milano ha deciso di finanziare, in un clamoroso bando, un progetto dal titolo “l’amico segreto”?
Chi è questo amico segreto, che cosa fa? E perché si nasconde? Ma soprattutto perché dedicargli un progetto da ben 22mila euro prelevati dalla fiscalità generale, ovvero dai famosi “soldi pubblici” che il governo Monti sta risucchiando ovunque tranne che lì, dai curiosissimi progetti sostenuti dall’Asl di Milano, guidata da direttori nominati dal cattolicissimo Roberto Formigoni e dalla sua giunta dei miracoli. E’ noto che Anna Frank aveva un’amica segreta, alla quale scriveva il famoso diario. Ma ci sono amici segreti che non vanno meno bene. Anna Frank con i suoi familiari fu deportata. Ecco, basta seguire il senso della deportazione, della purificazione, e si trova lungo l’elenco dei progetti premiati finanziati dall’Asl “il giardino dei giochi nascosti”. Che giardino sarà mai? Che nomi hanno questi luoghi frequentati da certi personaggi? Poi ci sono anche le “famiglie in terra straniera”. Roberto Formigoni frequenta questi luoghi? No. Non è certo lui sotto attenzione.

Due giovani e liete lesbiche sfuggite al progetto “Il giardino dei giochi nascosti”
Ma dove vogliono arrivare questi autori di progetti così strani? Perché nomi così misteriosi? Perché vogliono nascondere qualcosa di insensato. Nomi fumosi dietro i quali si occultano progetti discutibilissimi. Si tratta addirittura di luoghi dove si cura una malattia che non esiste per niente: l’omosessualità. Per l’Organizzazione mondiale della sanità, l’omosessualità non è una malattia. E di fatto non lo è, non si trova in nessun testo di medicina una stravaganza del genere.
Ci sono due teorie, una essenzialista e una comportamentista, ovvero omosessuali si nasce o si diventa. O ci sono componenti filogenetiche che fanno sì che taluni provino attrazione per persone del proprio sesso, oppure tale attrazione dipende da comportamenti sociali o familiari. Solo la Chiesa ritiene che l’omosessualità sia una malattia da curare ma con i soldi dello Stato ovviamente, oltre che dei cosiddetti malati che si affidano a questi bizzarri progetti, pagando e guarda un po’ (a quanto si apprende) senza ottenere ricevuta. Malattia, devianza, addirittura progetto di Satana. La pedofilia invece per la Chiesa non è un problema. Si trasferisce il prete, o lo si sgrida, e poi lo si manda in un centro per minori magari disabili, com’è capitato in Veneto.
Ecco in allegato il curiosissimo bando dell’Asl.
p.z.
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