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Perché la religione rende gli uomini malvagi

Creato il 15 aprile 2010 da Dragor

DDDDDDDDDDDDDDimages    Dichiaro subito le mie intenzioni: con questo post sfaterò il luogo comune che la religione impedisce agli uomini essere malvagi. E non soltanto, ma dimostrerò che li rende malvagi. Le prove, direte voi. Non puoi fare un’affermazione così grave senza prove.  Certo che le ho e le avete anche voi, ma la morale corrente (o meglio l’immoralità corrente) vi impedisce di vederle. Se la religione impedisse agli uomini di essere cattivi, la moralità dovrebbe essere direttamente proporzionale alla religiosità.  i luoghi più religiosi dovrebbero essere delle oasi di bontà e di moralità. Ma prendiamo il cuore stesso di una religione largamente diffusa. In 2000 anni di pratica, questi “maestri” di morale non hanno imparato nemmeno a difendersi dignitosamente da un’accusa. Forti e  arroganti quando predicano dall’alto di un pulpito e nessuno li contraddice, messi per la prima volta con le spalle al muro si sono trasformati in balbettanti carcasse che cercano disperatamente di sottrarsi al giudizio dando la colpa al complotto massonico, al complotto giudaico, al complotto laicista, alla corruzione dei tempi, al ’68, alla liberazione sessuale, ai gay, alla portinaia. In 2000 anni d’immersione totale nella religione non hanno imparato nemmeno il principio più elementare della morale: quando si sbaglia, si chiede scusa e  si accetta la punizione. Al contrario, raramente è successo di vedere un campionario più ripugnante d’immoralità, d’ignoranza, d’ipocrisia, di volgarità, di approssimazione e di malafede. E’ come se lo scandalo della pedofilia, costringendo la chiesa sulla difensiva, avesse fatto risaltare il suo vero volto: un edificio costruito sulla più volgare ignoranza e sulla peggiore ipocrisia. Ecco il risultato di 2000 anni di religione intensiva: un papa ricercato da 2 giudici americani e presto anche dalla giustizia inglese per crimini contro l’umanità. Perché la copertura di migliaia di reati pedofili è un crimine gravissimo, ancora più grave del dello stesso reato pedofilo. Infatti il pedofilo può invocare l’attenuante dell’impulso irresistibile, mentre chi lo copre agisce per gelido calcolo. E questo calcolo, il più immorale che si possa immaginare, è moneta corrente nei vertici della chiesa.

  

   Allo stesso modo, nel mondo intero potete notare che la religiosità è direttamente proporzionale all’immoralità. Le dittature islamiche rivaleggiano con l’immoralità del Vaticano, calpestando  i diritti umani in ogni modo possibile. Avendo il potere temporale, possono attuare l’immoralità istituzionalizzando i crimini, cosicché in  paesi come l’Iran, l’Afghanistan o lo Yemen potete in tutta legalità violentare una bambina o ammazzare una persona a sassate. L’immoralità è particolarmente diffusa presso religioni rivelate, perché il fatto di considerarsi depositari di una verità inconfutabile fa perdere agli uomini il senso della coscienza, portandoli a ritenere che la “loro” verità prevalga sulla morale.

  

   A questo mi chiederete: ma che cos’è la morale? E se non scaturisce dalla religione, da dove viene?

  

  Gli uomini sono buoni perché la bontà è necessaria per la conservazione della specie (e per estensione alle altri specie e all’ambiente, perché tutte le conservazioni sono interdipendenti). Sono buoni per natura, non malvagi come sostiene qualcuno. La selezione naturale ha privilegiato nel nostro corredo il gene “egoista”, ovvero quello contenente l’insieme dei comportamenti che ci permettono di sopravvivere. Spesso questo gene si manifesta con comportamenti di tipo altruista, altrettanto necessari alla conservazione della specie, per esempio quello dei genitori nei confronti dei figli. Accade anche in molte specie animali.  Così la morale è data dall’insieme di questi comportamenti naturalisticamente “corretti” che possono essere codificati in principi e in leggi. Le religioni (che possono essere considerate un sottoprodotto dell’evoluzione, probabilmente derivate dal gene dell’obbedienza cieca che si richiede ai bambini non ancora in grado di ragionare), con il loro corredo di assiomi, dogmi e verità rivelate falsano la percezione della morale in termini razionali, facendo credere ai loro adepti di possederne una superiore che autorizza comportamenti contrari all’etica naturale. Ecco perché, in   certe circostanze, possono trasformare una persona pacifica in violenta o una persona onesta in ipocrita,   legalizzando  calcoli immorali o impulsi perversi che altrimenti sarebbero tenuti a freno dall’innato senso morale di ogni essere umano.

      Dragor  


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