Perché mi è piaciuta l’adunata

Iniziamo con il dire che a me l’adunata dei servi del Cav è piaciuta. Mi aspettavo le solite arringhe mai troppo contro dei direttorissimi del PresDelCons e invece, come ha commentato Claudio Cerasa su Twitter (e successivamente sul suo blog), “quello al Capranica è stato il primo vero processo politico della storia fatto a Berlusconi dai suoi amici”. Salvo la posizione di Alessandro Sallusti e in parte quella di Vittorio Feltri, si è parlato a lungo degli errori commessi dal premier in questi 17 anni e soprattutto di primarie che arricchirebbero senza dubbio la dialettica all’interno del Pdl. Vuol dire già molto. Gli interventi di altri illustri giornalisti – Marina Terragni, Ritanna Armeni e Piero Sansonetti – hanno invece fatto da contraltare. In particolare, e ben al di là della discussione attorno alla figura del Cavaliere, mi ha soddisfatto il discorso del direttore del Tempo, Mario Sechi. Quest’ultimo ha esortato il centrodestra a “svegliarsi” mentre il centrosinistra è ben radicato su internet, piazza non più virtuale che sposta consensi non solo tra i delusi e gli indecisi. Forse Sechi ha enfatizzato un po’ troppo la questione – e sono convinto che arriverà il giorno in cui su questi temi ci sarà poco da lambiccarsi in quanto “consuetudine” –, ma è comunque un’argomentazione valida perché davvero il Pdl è in ritardo su questo fronte. E non a caso se ne era parlato proprio con Claudio, giornalista del Foglio.