Perché non leggere i forum femminili

A qualche ora di distanza dalla giornata mondiale delle donne, mi ritrovo a proseguire riflessioni sul genere femminile. Non me ne vogliano le audaci amazzoni post strip tease, né le tradizionaliste coronate da mimose.
di missannanever
Così ipocondriaca da ritenere un leggero dolore intercostale un imminente infarto, ma troppo pigra per rivolgermi ad un camice bianco rientro nella categoria di persone che scopre le sue condizioni di salute da quella che è la nuova figura di medico : Internet. Qualche giorno fa, da copione, constatavo la mia morte da lì a qualche giorno; rassegnata al mio destino e non avendo nulla da perdere proseguivo  nella lettura delle diverse sentenze di morte, quando mi imbatto in un forum femminile – settore salute. Pensavo che il decesso fosse la notizia peggiore della giornata, ma no, l’esperienza di questo universo parallelo mi ha gettato in uno sconforto tale da non poter risparmiarmi le successive parole.

Dalla mia ricerca scopro che un comune forum femminile ha una serie di categorie (salute, amore, moda ecc) dove donne di qualsiasi età possono confrontarsi, esprimere opinioni e raccontare esperienze. Mi insinuo così nei più disparati argomenti.

Prima sensazione : smarrimento, confusione. Il linguaggio è semisconosciuto, termini nuovi e mai sentiti, metafore oscure e impenetrabili. Mi trovo al settore salute e un membro di questo gineceo virtuale scrive: “nonostante quello che ha detto la mia gine purtroppo questo mese niente cico….maledetto pennuto!”. Seguono frasi di conforto, di solidarietà, di incoraggiamento. Scopro dopo attente letture di molti altri commenti che “gine” sta per ginecologo/ginecologa, che per i membri del forum risulta essere una specie di migliore amica con cui restare in contatto ad ogni ora, “cico” e “maledetto pennuto” si riferiscono invece alla cicogna. Problemi di fertilità che anche l’account successivo comprende bene, visto che purtroppo è stata travolta dal “fiume rosso”, perché scrivere CICLO MESTRUALE probabilmente sarebbe sembrato troppo chiaro.

Superato lo step iniziale della confusione verbale mi ritrovo nella fase del fantascientifico. Sempre settore salute, si parla di pillole anticoncezionali. Ragazze che hanno iniziato assumerla e si sono risvegliate un mattino con la stazza di Snorlax, chi ha interrotto l’assunzione e si è risvegliato con la stessa pelle de La Cosa dei Fantastici 4, chi se ne è dimenticata una e ha preso le sembianze di Zio Fester, chi aveva le tette si lamenta che con la pillola ha le tette troppo grosse, chi non aveva le tette si lamenta che con la pillola continua a non avere tette, ragazze che piangono tutti i giorni SOLO per colpa della pillola.

Per non parlare poi degli scontri alla Star Wars tra le più fortunate che osservano che no, non è vero, la pillola non ha alcuna controindicazione perché loro “non sono cambiate di una virgola, zero ritenzione idrica e cellulite, corpo assolutamente perfetto e stupendo di sempre” e le meno fortunate che, a seguito delle mostruose metamorfosi di cui sopra, aggiungono un’ ulteriore trasformazione nell’essere mitologico iena-sputa-veleno-e-maledizioni.

Ma ci sono domande a cui non si può rispondere nemmeno con la fantascienza , punti di domanda insostenibili che ogni donna si trascina dietro e che decide di scrivere nel forum per condividere l’enorme fardello con altre eroine come lei. Riecheggiano nelle diverse pagine del web questioni come  “Perché gli uomini puff…spariscono?”, “Quanti vestiti premaman avete comprato?”,

“sexy o non sexy al primo appuntamento? Aiutooo”  e ancora “Ragazze ma se il nostro maritino è influenzato i suoi soldatini sono fecondi?”

Riassumendo, i motivi per non leggere i forum femminili sono tanti: sforzo di traduzione pari alla decifrazione della lineare A micenea; terrorismo psicologico per qualsiasi farmaco che sicuramente comporterà mostruose trasformazioni; analisi di relazione di coppia che neanche Freud; domande senza risposta che tormenteranno i vostri sogni.

Ragazze, ma un intimo caffè con le amiche alla Sex and the City così che le stronzate (lecite per carità) rimangano tra le quattro mura di un bar no, eh?