Perché non ha firmato la petizione di Libera, “Riparte il Futuro” che chiede a tutti i candidati impegni concreti contro la corruzione e di pubblicare il proprio reddito e il proprio patrimonio. Perché da scapolone qual’è ha firmato il documento del Forum delle Associazioni Familiari. Un’associazione che considera la famiglia “una società naturale che la Costituzione riconosce fondata sul matrimonio”, matrimonio fra un uomo e una donna è chiaro. Una firma che ha tutto il sapore della ricerca affannosa di consenso e non di un credo autentico: che ne sa uno che non è sposato di matrimonio e di famiglia? Inoltre il Forum delle Associazioni Familiari è a “tutela assoluta della vita dal concepimento fino al suo termine naturale, esercitando una precisa preferenza per la nascita”. Questo significa che con la sua firma Viérin si pone contrario al diritto all’aborto, legge 194 approvata nel 1978 e confermata con un referendum nel 1981. Inoltre con la sua firma l’ex assessore all’Istruzione sottoscrive ciò che dice il documento circa le scuole private che vengono poste sullo stesso piano di quelle pubbliche, così si legge: “… per questo occorre anche rafforzare la libertà e la responsabilità educativa delle famiglie che scelgono l’istruzione paritaria, senza penalizzarla economicamente. “. Insomma il nostro Viérin che storceva il naso all’entrata del PdL in maggioramza, con questa firma di fatto riconosce l’appartenenza in quell’area. Infatti a sinistra si pensa tutto il contrario. E poi, ed è la parte più intollerabile, perché si fa elettoralmente bello, facendo passare il referendum sul pirogassificatore una vittoria anche sua. Firma il documento di Valle virtuosa, ma lui virtuoso non è. Se lo fosse stato avrebbe agito con trasparenza, avrebbe partecipato ai banchetti, distribuito volantini, dettato comunicati, pubblicato apertamente il suo punto di vista contrario alla maggioranza. Non ha fatto nulla di tutto ciò. Ha solo aspettato il risultato e poi è salito sul carro del vincitore. E poi che ci andrebbe a fare a Roma uno che detesta l’Italia? Questo è sufficiente a dimostrare come Laurent Viérin sia politico vecchio, avvezzo agli inciuci, alla ricerca solita del consenso. Non abbiamo bisogno di uno così, noi abbiamo bisogno di aria nuova e pulita.
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