Certo, io per primo ho sempre pensato che il calendario editoriale per un blog fosse una sciocchezza. Oppure, che non ne avessi affatto bisogno: e che diavolo! D’accordo essere editore di se stesso, ma non esageriamo. Si tratta di roba professionale, e io che c’entro? Programmare gli articoli del blog e quando pubblicarli (ecco di che cosa sto parlando), è troppo!
Se tu la pensi così, lascia che ti dica che hai un problema, e anche abbastanza grosso…
Agisci come un professionista. Perché lo sei
Non hai ancora capito un aspetto fondamentale. Sei un editore di te stesso? Bravo, i miei complimenti, ma non aspettarti pacche sulle spalle o strette di mano perché in realtà quella è solo un’etichetta. E il mondo ne è pieno, non sa che farsene di una in più.
Se scrivi o fai sul serio, oppure scherzi.
Se scherzi puoi lasciar perdere queste frasi e il post, e pure il blog.
Se invece fai sul serio, devi prendere seriamente la tua attività. Siccome non troverai nessuno che lo farà, e forse non lo troverai mai (a meno che tu non riesca a pubblicare con Mondadori), il primo passo lo devi compiere tu: sii serio. Sii professionale. Agisci come un professionista perché lo sei, altrimenti sei uno che si agita sullo sfondo. Esatto, una comparsa.
Perché serve un calendario editoriale?
Un calendario editoriale serve perché offre al lettore una continuità e una coerenza d’argomenti. Semplice, vero? Ehi, sei tu che ti sei messo in testa di essere editore di te stesso, quindi è inutile che mi guardi in quella maniera. Cosa significa “continuità” e “coerenza”? Se pubblichi una volta ogni tanto, e i tuoi argomenti trattano tutto lo scibile umano, probabilmente il lettore starà distante da te. Attenzione: non dico che devi pubblicare 6 post al giorno. Uno a settimana va benissimo. Ma deve essere uno alla settimana. Io sono sceso da 5 a 3, e sono soddisfatto. Sono in grado di rispettare queste scadenze e il lettore sa che qui, se vorrà, lo accoglieranno ogni settimana 3 post nuovi di zecca.
Le regole del calendario editoriale
A mio parere un calendario editoriale dovrebbe stabilire:
- la cadenza. Come ho detto in precedenza, un post alla settimana va benissimo.
- gli argomenti cardine. La tentazione di scrivere su tutto è tanta (“Ehi, è il mio blog, non devo rispondere a nessuno! Scrivo quello che mi pare!”), ma fai uno sforzo e individua alcuni argomenti forti, e dedicati solo a essi. Avere pochi temi ti permetterà di concentrarti meglio su di essi e di produrre materiale di qualità. In questo blog come vedi, evito gli argomenti di cui tutti parlano: le sfumature, le acquisizioni RCS/Mondadori e via discorrendo. È una precisa scelta. Mi garantirebbero più lettori? Certo. Però ho scelto di escluderli, non desidero occuparmene. Richiederebbero tempo che non ho.