Magazine Diario personale

Perché sì.

Creato il 07 dicembre 2011 da Povna @povna

“Partire. Così parti e senti questo bisogno di girarti a guardare, una volta ancora il tramonto che muore, una volta ancora quel severo profilo del New England, le guglie, la Cisterna, Paul con l’ascia in spalla. Ma forse non è una buona idea girarsi a guardare, è così in tutte le storie. Guarda che cos’è successo alla moglie di Lot. Meglio non guardare. Meglio credere che per tutti ci sia un lieto fine… e così sia. Chi può sostenere il contrario? Non tutte le barche che salpano nelle tenebre non ritrovano più il sole o la mano di un altro bambino; se la vita insegna qualcosa, ti mostrerà allora che le storie a lieto fine sono così numerose che è lecito dubitare della razionalità di chi non crede nell’esistenza di Dio.
Parti e parti in fretta quando il sole comincia a scomparire, pensa in questo sogno. Ecco che cosa fai. E se ti dai tempo per un’ultima riflessione, forse è per dedicarla a dei fantasmi… i fantasmi di alcuni bambini fermi nell’acqua al tramonto, in circolo, a tenersi per mano, giovani, senza incertezze, ma soprattutto risoluti… abbastanza risoluti da dare origine alle persone che saranno, abbastanza risoluti da capire, forse, che dalle persone che diventeranno dovranno necessariamente nascere le persone che sono state in precedenza prima di potersi rimettere a cercare di comprendere il semplice fatto della mortalità. Il cerchio si chiude, la ruota gira e altro non c’è.
Non c’è bisogno di girarsi a guardare indietro per vedere quei bambini; parte della mente li vedrà per sempre, vivrà sempre con loro, li amerà sempre. Non sono necessariamente la miglior parte di noi, ma sono stati un tempo depositari di tutto ciò che saremmo potuti essere.
Bambini, vi voglio bene, vi voglio tanto bene.
Allora vai senza perdere altro tempo, vai veloce mentre l’ultima luce si spegne, vattene da Derry, allontanati dal ricordo… ma non dal desiderio.
Quello resta, tutto ciò che eravamo e tutto ciò che credevamo da bambini, tutto quello che brillava nei nostri occhi quando eravamo sperduti e il vento soffiava nella notte.
Parti e cerca di continuare a sorridere. Trovati un po’ di rock and roll alla radio e vai verso tutta la vita che c’è con tutto il coraggio che riesci a trovare e tutta la fiducia che riesci a alimentare. Sii valoroso, sii coraggioso, resisti. Tutto il resto è buio”.
(S. Spielberg, It)


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