Non so se fai anche tu la stessa cosa, ma immagino di sì. Leggi un libro, trovi qualcosa di interessante, te lo segni perché da lì puoi ricavare qualcosa per un post, e poi… Te ne dimentichi! Ecco, a me è successa la medesima cosa. Poi me ne sono ricordato…
È tutta una questione di… relazioni!
L’aneddoto è il seguente. Riguarda uno scrittore: George Mackay Brown. Allora: a 40 anni lui si trova in una situazione tutt’altro che rosea. Non lavora; non sa fare niente. Vive in casa di sua madre. La casa editrice gli ha respinto una raccolta di poesie (eppure la prima gliel’avevano pubblicata, ed era stata un buon successo). Vive a Stromness (una cittadina delle isole Orcadi), e le prospettive sono zero.
E che succede? Che un suo vecchio insegnante, che aveva apprezzato le sue poesie, interviene. Gli fa avere una borsa di studio presso l’Università di Edimburgo, per preparare una tesi su un poeta, tale Hopkins, mi pare. Tesi che non vedrà mai la luce. È solo un espediente per trascinarlo fuori dalle Orcadi, ridare alla visione di Mackay Brown un po’ più di ampiezza. Lui, che pure apprezzava questo poeta, non riuscirà a produrre nulla. Spesso si presentava in università al mattino già brillo…
Ti chiederai: ma tutto questo che c’entra?
C’entra eccome. È tutta una questione di relazioni.
Qualcuno potrebbe osservare che è stato, quell’insegnante, una pessima persona. Usare denaro pubblico per un ubriacone? Che non ha prodotto niente? Esatto, non ha prodotto nulla, ma quell’insegnante era un’ottima persona. Dopo un anno Mackay Brown torna a casa (doveva restare a Edimburgo per due, ma la docente che lo doveva affiancare nel lavoro, esasperata dal suo disinteresse, aveva deciso di non rinnovare la borsa di studio), e da lì in avanti le cose iniziano a migliorare.
Dal punto di vista etico, questa è stata una pessima azione: del denaro pubblico è stato sprecato, quando poteva essere usato per scopi diversi, e migliori.
Probabilmente, senza questo “spreco” non avremmo avuto uno scrittore.