Magazine Boxe

Perché un fighter deve correre anche se non gli serve?

Creato il 14 marzo 2015 da Emanuele Zanella @emanuele755

Lunedi 10 Marzo, ho condiviso un articolo stupendo molto tecnico sulla corsa, o meglio, se serve oppure no correre nello sport da combattimento che ha riscosso diverse discussioni sul web.

Sappiamo tutti che la corsa è stato il primo elemento chiave di un fighter dei tempi passati, ma ora sembra che le nuove teorie confermino che non serve più, che è inutile sotto certi aspetti, e che è meglio un circuito o altro.

Insomma, ognuno dice la sua, ma chi ha ragione veramente?

Ammetto che ho condiviso l’articolo perché è davvero molto interessante e utile, scritto benissimo e curato nei particolari di Alain Riccaldi, scritto senza parolacce ne errori come faccio io a volte…

:)

Se non l’hai ancora letto, te lo consiglio  Correre serve ad un praticante di sport da combattimento?

Questa condivisione mi ha portato diverse chiamate e messaggi tra maestri e atleti in privato che mi conoscono per chiedere il mio parere su questo.

Ammetto che questo mi ha lasciato senza parole nel vedere che volevano proprio il mio parere, anche perché non sono un preparatore atletico, ne un personal trainer, quindi ho deciso di scrivere il mio parere personale sulla corsa e sui suoi aspetti mentali che mi auguro sia per te spunto di riflessione o utile.

Ripeto: questo è un mio parere personale, non una sentenza!

Premetto che non sarò tecnico a livello fisiologico come nel post in questione, non ho nemmeno le competenze, ma cercherò di andare più sul “terra terra”, sulla base stessa della corsa secondo la mia visuale di atleta e di coach.

Allora, prima di tutto vorrei fare una precisazione particolare di conflitto comunicativo che questo aspetto può creare tra maestro e preparatore atletico.
Dico questo perché può capitare che uno dice A, e l’altro dice B, mettendo in confusione l’atleta perché non sa chi ascoltare e chi ha ragione veramente, e questo è uno dei motivi che alcuni atleti mi hanno chiamato.

Ora che abbiamo messo in chiaro il piano conflittuale, andiamo avanti.

1 Dal mio punto di vista, dalla mia esperienza e dai miei studi, ritengo che prima di allenarsi, almeno 5 minuti di corsa prima di fare ginnastica siano indispensabili per preparare il corpo agli esercizi a corpo libero (ginnastica) perché cosi si attiva l’apparato circolatorio e si scaldano meglio i muscoli. Premetto che ho messo (almeno 5 minuti), e NON 5 minuti.

2 Dalla mia esperienza personale, ritengo molto buono correre anche a fine allenamento come mi faceva fare il maestro ormai 300 anni fa, però in questo contesto ci sono due tipi di corsa:
Il primo è la corsa leggera utile per sciogliere i muscoli di circa 10 minuti.
Il secondo è anche un’ora di corsa per aumentare la resistenza fisica.

3 La durata della corsa: Allora, per un pugile professionista che deve fare 12 riprese, di sicuro ha bisogno di un fondo molto importante, quindi credo sia ovvio che deve fare molta strada no? Non voglio star qui a dare numeri di km, calorie o tempi ecc, ma voglio che passi il concetto primario. DEVE CORRERE!
Invece per un kick boxeur che fa 3 o 4 round, secondo me possono bastare anche dai 40-45 minuti di corsa perché serve molto di più un lavoro di alta intensità che di lunga durata, MA……………………..

4 Mentalmente la corsa a cosa serve?

Tra le persone che mi hanno chiamato, un maestro della vecchia scuola stato anni in Thailandia dicendomi:  “Lele ma sai che quando ero in Thailandia mi facevano correvano un’ora prima dell’allenamento?
Io risposi che correre un’ora al giorno secondo me serviva sopratutto ad allenare la mente a RESISTERE, non in quanto a fare fiato per 4 o 6 round.
Per allenare la resistenza, bisogna allenare anche il corpo, e la corsa essendo un lavoro di resistenza, oltre a rafforzare il corpo e fare fiato, abitua la mente alla resistenza e all’autodisciplina.
A volte capita che un fighter crolli verso gli ultimi 30 secondi del match anche se ha ancora energia, quel momento finale dove spesso si può cambiare il risultato del match proprio perché non ha più resistenza e getta la spugna mentalmente.

A livello fisico mi diceva che questo serviva ANCHE ad abituare le gambe a tirare da stanche, e che dopo un po’ di tempo, ti ritrovi con le gambe che volano da sole senza sforzo con una potenza impressionante.

Qui non si parla di coaching mentale per la lucidità o concentrazione, ma si tratta di abituare il corpo e la mente a resistere, e capire che fare allenamenti cosi “noiosi”, serve proprio a forgiare l’atleta a tirare fuori i coglioni quando è stanco e ha ancora energia, lavorando sulla supercompensazione.
Perché ti ho detto tutto questo?

Perché quando combatti devi credere in qualcosa, devi credere che puoi resistere e che sei resistente. Per fare questo c’è un solo passo da fare, abituarti a resistere fisicamente e mentalmente, facendo diventare normale quello che all’inizio può sembrare una follia, smettendo di vedere un’ora di corsa noiosa NON più come una (semplice e noiosa oretta di corsa), ma come un’ora di forgiatura per te stesso e per il tuo carattere.

Non farti intrappolare dalle idee degli altri, pensa con la tua testa!

Mettiti in testa che se lavori duro nel modo giusto, avrai i risultati che vorrai, ma per averli devi andare a prenderteli, altrimenti altri li prenderanno al posto tuo!

Vuoi un risultato vero? Lavora sodo, stringi i denti a vai avanti per la tua strada nel modo giusto!
A volte è dura, lo so benissimo..ti sentirai a terra…farai molti errori… cadrai a terra molte volte, ma devi sapere che non importante quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi più forte di prima.

Vuoi un mio parere personale per sviluppare una resistenza mentale e fisica?
Uno puoi provare a correre prima o dopo l’allenamento in modo da testare personalmente se serve oppure no, testando anche i risultati assieme al tuo maestro personalmente.

Se invece sei un impavido guerriero, una volta la settimana quando non lavori, alzati due ore prima al mattino quando tutti ancora dormono e vai a correre da solo, fregandotene completamente degli altri e del loro giudizio che non serve a nulla.

Impara ad ascoltare il tuo cuore e la tua anima, i tuoi sogni e le tue aspirazioni, fai vibrare il tuo corpo di energia a fai quello che devi fare per ottenere i risultati che vuoi.
Il coaching ti aiuta a sbloccare i meccanismi interni e le interferenze esterne, ma se non tiri fuori i coglioni da solo, niente e nessuno potrà aiutarti, STOP!

Vuoi sapere se cosi vincerai? Non lo so, ma ti assicuro che addestrerai la tua mente e il tuo corpo a combattere come un leone, resistendo in modo nuovo e diverso dal solito.

Sentirai la fatica, ma ti piacerà! Vedrai che gli altri ti guarderanno in modo strano le prime volte, ma per te non conterà più nulla perché sei tu quello che conta e i tuoi risultati, PUNTO!
Non permettere alla paura dei pregiudizi degli altri di bloccare i tuoi sogni e le tue aspirazioni perché la paura di uccide, ti massacra e ti mangia l’anima.

La paura può trattenerti dal fare qualcosa che dentro di te sai che puoi fare se lo vuoi veramente, ma se non la combatti questa ti paralizzerà.
Ti farà male le prime volte.. ti dirai   ” ma chi me lo fa fare?, non lo fa nessuno, troppa fatica, non serve a nulla”
Ma tu devi trasformare il tuo dialogo interno, i tuoi pensieri e prendere in mano la tua vita facendo qualcosa che appaga il tuo ego veramente , facendo qualcosa che merita rispetto.
Sei un combattente? Combatti! Ma se lo fai, lo devi fare perché combatti per i tuoi sogni assumendoti le responsabilità della tua vita!

Se decidi di fare questa azione di forgiatura, cioè di corsa, falla senza le cuffie per avere la musica come motivazione, ma impara a usare la tua testa come motivatore di te stesso perché sul ring sei solo con il tuo avversario e basta, senza musica.

Impara a mettere alla prova la tua forza di volontà e la resistenza per superare i tuoi limiti.
Ascolta il tuo interno, ascolta le tue emozioni, le tue ombre, ASCOLTA IL TUO RESPIRO E IL BATTITO DEL TUO CUORE e corri con determinazione.

Ricordati che tutti i grandi campioni della storia, hanno usato la corsa come allenamento chiave facendo delle vere battaglie sul ring, forse un motivo ci sarà no?

Questo è il mio pensiero e la mia filosofia di coaching, e finché questo funziona e vedo i risultati su chi li fa con determinazione, io continuo cosi. Con ciò non ti posso dire che supererai tutte le difficoltà perché puoi avere molta resistenza fisica, ma con dei blocchi psicologici che ti mettono i bastoni fra le ruote con molta forza come ho scritto nell’articolo  Perché i pugili si allenano inutilmente?

Ora che siamo arrivati alla fine, sei libero di fare le tue conclusioni e pensare quello che vuoi, importante è che trovi tu stesso quello che è giusto per te testandolo personalmente perché devi metterti in testa che sono i FATTI CHE CONTANO!

Gruppo facebook (FightCoaching)

Emanuele Zanella

coaching-3


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :