Il blog alloradillo.com ha pubblicato oggi la foto di una bambina dipinta su un muro, che protesta forse perché il papà l’ha lasciata sola fuori dall’autosilo, mentre andava a prendere la macchina parcheggiata in uno di quei luoghi per la verità sinistri, da film horror. Ci entrereste con vostra figlia? Mah. Anche Cremona ha il suo autosilo di via Massarotti, stretto, antipatico, sinistro, da “Profondo rosso”, più adatto a giustizieri della notte, come Charles Bronson, che a famiglie che vanno a far la spesa o semplicemente una passeggiata per Cremona.
Bel modo di accogliere i lieti visitatori della città! Non un centimetro di più del necessario per stallo auto. E stai attento a far manovra se no urti con immensa facilità. Più auto ci stanno, più si guadagna. Chi ne dubitava? Autosilo incustodito naturalmente, come impone la disumanità di questi tempi.
L’edificio in cui si trova l’autosilo Aem, al pianterreno, presenta qualche negozio vuoto.
L’Aem ha misteriosamente acquistato l’attività produttiva e disumana, appunto per soldi. Non serve a nulla al servizio idrico integrato, né al servizio energia né ad alcuna attività caratteristica della storica azienda cremonese. Ci si è messa di mezzo l’amministrazione Perri ed ecco l’Aem col suo marchio in un luogo da incubo. Sincerely I sorry, mon douce Aem.
L’arte non sopporta questi postacci e cerca vita dove non ce n’è. Inventa e crea dove non te l’aspetti, nella desertificazione umana, nel nulla dei luoghi assurdi della città, con un’idea.