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Permanent Error. Le foto di Hugo al MAXXI

Da Leragazze

Permanent Error. Le foto di Hugo al MAXXI

Sono in corso al MAXXI di Roma tre mostre temporanee che vi consiglio di non perdere: Indian Highway che propone una collettiva di artisti indiani contemporanei (fino al 29 gennaio); Re-cycle, ovvero la pratica del riciclo in architettura come “uno dei massimi generatori di innovazione creativa” (fino al 29 aprile) e Permanent Error. Proprio su quest’ultima intendo soffermarmi oggi.

Sono esposti 27 scatti del fotografo sudafricano Pieter Hugo, tutti di grandissimo impatto, da brividi direi. Egli ha scelto di ritrarre una delle più grandi discariche del mondo di materiale informatico, che si trova nella periferia della baraccopoli Agbogbloshie in Ghana. Qui, tra montagne di schede madri, monitor, hard disk rottamati e animali smunti, si aggirano persone, uomini e donne, che sopravvivono dando fuoco ai dispositivi elettronici obsoleti per estrarre rame e altri metalli.

Il luogo è chiamato dai suoi abitanti Sodoma e Gomorra a indicare la profonda disumanità che emana da esso. Agli occhi dei visitatori della mostra appare uno scenario che oscilla tra l’inferno e il dopo-bomba, con miasmi e fumi tossici, dove il fuoco non ha una funzione catartica, ma distruttrice. I rifiuti informatici, infatti, contaminano fiumi e laghi: Green Peace nel 2008 ha raccolto campioni di terreno nei quali sono state rilevate alte concentrazioni di sostanze tossiche, quali piombo, mercurio, acido cianidrico e PVC.

Obiettivo di Hugo è ricordare le condizioni di vita che vengono imposte alle comunità marginali del mondo a causa dell’ossessione del ricco Occidente per il consumismo e l’obsolescenza, e la fragilità delle informazioni che vengono archiviate nei computer e che in questa discarica apocalittica si trasformano in fumo denso e plastica liquefatta.

L’esposizione sarà al MAXXI fino al 29 aprile.

Di seguito alcuni scatti di Hugo.

Clicca per vedere la presentazione.

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