Nessuno di noi, a meno che di non essere un fiero sostenitore di questo governo, non è fan della signora Gelmini, ministro per l’istruzione pubblica.
Le perplessità del vostro Puntiglioso, si basano in realtà su quanto visto di recente aiutando un bambino di prima elementare (che questo settembre inizierà la seconda) a fare i compiti estivi.
A prescindere dai quadernetti colorati con le figure e Winny the Pooh che negli anni ’90 erano un miraggio, bestie mitologiche che ogni bambino avrebbe desiderato e invece no, libri austeri e bianchi privi di disegni, l’attenzione si è in realtà posta sui compiti in sé, davvero troppo, troppo semplici. Persino per un bambino di prima elementare.
Parlando con il genitore si è scoperto che attualmente il programma di prima elementare comprende (a parte le cose base come l’alfabeto, leggere e scrivere in maniera semplice) imparare numeri da 1 a 20, addizione, sottrazione e dettati di massimo cinque righe prive di punteggiatura, che viene spiegata solo verso la fine dell’anno.
Allora io mi domando se la signora Gelmini sta crescendo una generazione di ignoranti. Il vostro Puntiglioso rammenta perfettamente l’insegnamento di tutte le operazioni (non solo addizione e sottrazione, ma anche moltiplicazione e divisione), numeri da uno a mille, dettati con punteggiatura e alla fine dell’anno si iniziava già con i primi tempi verbali.
Con questo passo mi domando se i bambini di oggi arriveranno mai in quinta elementare per studiare la Perestroika, argomento che all’epoca rammento entusiasmava molto la mia classe.
E non tiratemi fuori che le classi di oggi sono numerose e l’insegnante non ce la fa a seguire tutti, perché non ho mai partecipato a classi il cui numero di studenti fosse inferiore a 27.
Signora Gelmini, è sicura di quello che sta facendo?