Potrebbe essere un titolo di un famoso film americano ma in realtà parliamo dei tre italiani di Pesaro: Daniel Hackett, Daniele Cavaliero e Marco Cusin. Statistiche alla mano, i tre nazionali stanno disputando, almeno per il momento, un grande inizio di stagione e anche la squadra risente molto positivamente di queste loro prestazioni.
Se da Hackett si attendevano conferme dopo la precedente buona stagione chiusa con 14.3 punti di media e, soprattutto, dopo un positivo europeo con la Nazionale azzurra, Cavaliero e Cusin, che venivano da stagioni altalenanti, risultano essere le vere novità di questo campionato. Il play italo-americano è alla sua seconda stagione in maglia biancorossa, viaggia ad una media di 16.2 punti e sta trovando, con una serie di prestazioni convincenti, quella continuità di rendimento che in passato gli è mancata per renderlo un giocatore completo.
Discorso a parte va fatto per il lungo Marco Cusin, che già nello scorso campionato era partito molto bene, offrendo nelle prime uscite con la maglia della Scavolini Siviglia prestazioni molto convincenti, vanificate poi da una serie di infortuni che ne hanno condizionato il rendimento nel prosieguo della stagione.
Tali buone prestazioni sono state riconfermate in questo inizio di campionato, che vedono il lungo friulano come sempre decisivo in difesa e capace di viaggiare a quasi dieci punti a partita (9.8).Il terzo talento italiano è il play-guardia Daniele Cavaliero, eterna promessa azzurra e con una carriera in giro per l’Italia, tra la sua Trieste, Milano, Roseto, Bologna (sponda Fortitudo), Avellino e, nelle ultime tre stagioni, Montegranaro. Il triestino nell’ultimo decennio ha mostrato il suo talento solamente a sprazzi, a causa di una mancanza nella continuità di rendimento, grazie alla quale sarebbe potuto diventare un perno fisso anche nella nazionale italiana. Ora a 27 anni e dopo tre stagioni altalenanti, ma pur sempre positive a Montegranaro, è arrivata in estate la chiamata di Pesaro. Il “Cava” (così viene chiamato dai compagni di squadra) ha risposto alla grande all’occasione offertagli da Pesaro e nelle prime 5 giornate di campionato ha concesso prestazioni sempre positive, culminate con i 19 punti nella vittoria esterna contro la Bennet Cantù, vice campione d’Italia.
Insomma, se il rendimento dei tre italiani rimarrà su questi livelli anche nel prosieguo della stagione, unito a quello dei tre tenori a stelle e strisce Jones-White-Hickman, dopo le tre grandi del campionato Milano-Siena-Cantù, Pesaro potrà recitare il ruolo di outsider del torneo.