Pentiti di terrorismo, di mafia, di ‘ndrangheta, di camorra, pentiti di tutto…. ma di droga non si era mai letto, scritto o sentito. Ebbene, si da oggi esiste anche il primo pentito di droga.
Si tratta si Antonio Fragassi un trentenne che ha fatto arrestare un clan che lo taglieggiava. 30 anni, figlio di una famiglia per bene, inizia a giocare con lo spaccio della marjuana attorno al 2007, poi entra nel giro sino a che una partita non si piazza, 4 kili di marjuana pesano sulla “sua groppa”, taglie, minacce e varie lo portano all’esasperazione. Le rivelazioni del pentito fanno emettere bentre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di Arturo Santillo, 34 anni, Vincenzo Scognamiglio, 33 anni, e Ciro Granieri, 24 anni, questi ultimi cognati e parenti di Santillo. Fragassi si trovava in una situazione limite dove ogni giorno era oggetto di minacce e molestie, la partita di 4 kili di marjuana non era stata venduta, il giovane aveva piazzato 2 kili per meno di 3mila euro ed i napoletani ne volevano 16mila!Il giovane pescarese ha deciso di rompere col clan dopo aver subito minacce e pestaggi fino al punto di temere per la vita. Il giovane non era stato capace di di vendere tutti e 4 i chili di marijuana, ne aveva piazzati un paio e per cifre modeste, e aveva dato solo 3mila dei 16mila euro chiesti dai napoletani, Fragassi si fa prestare soldi dal padre ma si rende conto anche che è giunta l’ora di denunciarsi e parlare, ecco che va in questura, racconta la storia, fa recuperare i due chili rimanenti di marijuana, nascosti in una casa di campagna, nell’hinterland pescarese, dove lui aveva accesso e sopratutto fa arrestare uno dei capi e, a quanto dice la Polizia l’inchiesta e le confessioni non sono ancora terminate.
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