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Peter Pan

Creato il 09 giugno 2011 da Phoebes

Peter Pan
“Peter Pan nei giardini di Kensington” + “Peter Pan e Wendy”

di James Matthew Barrie Voto: 7 e 1/2/10
Peter Pan

Quando il primo bambino rise per la prima volta, il suo riso si spezzò in milioni di frammenti che se ne andarono tutt’intorno salterellando. Quella fu la nascita delle fate.

(Pagina 34)
Tutti i bambini diventano grandi, tranne uno: Peter Pan. L’eterno ragazzo fuggito di casa appena nato perché non voleva crescere nelle sue tante avventure, le prime nei giardini di Kensington e poi quella famosissima sull’Isola-che-non-c’è.

L’Associazione La Formica (un’associazione di volontariato della mia città, di cui faccio parte) sta preparando un nuovo musical, indovinate un po’ quale? Ovviamente Peter Pan, quello con le musiche di Bennato, e a me è stato chiesto di occuparmi della regia sonora (quanto fa figo dire così!!!!). Così ho pensato di cogliere l’occasione per colmare questa lacuna, e dopo cartoni, rifacimenti e, appunto, il musical, mi sono letta il romanzo originale (e ben presto leggerò anche l’opera teatrale).
E, appena iniziato il libro, ho subito scoperto qualcosa che non sapevo: si tratta in fatti di due racconti, diversi e separati.

Il primo, Peter Pan nei giardini di Kensington, era per me totalmente nuovo. Narra dell’origine di Peter, di come sia diventato il ragazzo che non cresce mai che tutti conosciamo. E’ ambientato, come dice il titolo, interamente nei giardini di Kensington, un posto che Barrie rende estremamente affascinante, magico, avventuroso, eccezionale.
Peter non è il solo protagonista, ci sono anche altri bambini, animali e fate, che vivono avventure, divertenti, assurde, e che spesso lasciano un po’ di tristezza. Perché Peter è un bambino speciale, un essere metà-e-metà, che grazie a questa sua particolarità può conoscere personaggi straordinari, parlare con gli uccelli e giocare con le fate, ma alla fine resta sempre da solo.

Il secondo racconto, Peter Pan e Wendy, narra invece la storia che tutti conosciamo, col viaggio dei fratelli Darling sull’Isola-che-non-c’è (che in questa versione è stato tradotto con “Paese-che-non-c’è”, effettivamente più aderente all’originale Neverland, ma, insomma, ormai tutti in Italia la chiamiamo isola!!!), Campanellino, Uncino, Giglio Tigrato e i Bimbi Sperduti.
La cosa che più mi ha divertito è stato trovare riscontri col musical: alcune scene e battute sono state prese veramente pari pari! :) Notevoli però anche le differenze: il signor Darling si chiama George (e non Agenore, come ho sempre saputo!) e al posto di Spugna c’è Smee!

A parte differenze e similitudini, il libro mi è piaciuto, anche se non tantissimo come pensavo.
Mi hanno colpito soprattutto le fate: non sono proprio come le immaginavo! Sono esseri capricciosi e antipatici, però mi commuove molto la loro esistenza legata alla fede dei bambini.
Anche Peter risulta spesso insopportabile, però è indubbiamente un personaggio affascinate, che attrae donne di tutte le età, essendo a tratti anche sensuale, pur nella sua asessualità.

Peter Pan si è rivelato un romanzo ironico e cinico, nonostante sia intriso di sogni e romanticismo, e sotto sotto piuttosto triste, dolce ma malinconico, come i ricordi di qualcosa che non potrà più tornare: l’infanzia.

Dammi 5 parole

Ironico, cinico, romantico, triste, sognante…

Scheda del libro

Peter Pan
Titolo: “Peter Pan nei giardini di Kensington” + “Peter Pan e Wendy”
Autore: James Matthew Barrie
Titolo originale: Peter Pan in Kensington Gardens e Peter and Wendy
Anno prima pubblicazione: 1906 e 1911
Casa Editrice: JoyBook
Pagine: 224
aNobii: LINK

Sfide: La Sfida infinita (o quasi)… quarta edizione!, La Sfida Nascosta 2011, Sfida “Dammi 5 Parole”, La sfida del protagonista, La rete di lettura, Sfida “Torniamo Ragazzi” 2011 e Sfida della Trasposizione.Segnalibri: quello che ho usato durante la lettura (qui a destra) è stato realizzato da mildega

Trasposizioni commentate

Ancora nessuna!

Un po’ di frasi

Dovete rendervi conto che non vi sarà facile seguire le nostre avventure se non conoscete a menadito i giardini di Kensington che si trovano a Londra, dove vive il Re. Le mamme portano lì i loro bambini quasi ogni giorno ammesso che non siano proprio febbricitanti, ma nessuno di loro è mai riuscito a vedere i Giardini per intero perché presto è tempo di tornare a casa. I piccoli come voi, infatti, devono dormire dalle dodici all’una e se la mamma non fosse così sicura di ciò è probabile che potreste, un giorno o l’altro, vederli tutti.
[incipit di "Peter Pan nei giardini di Kensington"]

È un divertimento meraviglioso correre giù per la Gobba, ma non potete farlo nelle giornate di vento perché non siete lì; al vostro posto, però, corrono le foglie cadute dai rami. Non esiste forse nulla al mondo che abbia un senso del divertimento più acuto del loro.

(Pagina 6)

Dovete sapere che la barca più bella che molla gli ormeggi al Laghetto Rotondo è quella che la gente chiama veliero-bastoncino dato che è proprio simile a un bastoncino finché non la mettete in acqua tenendo la funicella. Poi, mentre camminate lungo la riva tirandola ecco che all’improvviso vedete piccoli uomini correre sul ponte e le vele che si alzano come per incanto a catturare la brezza e nelle notti scure e tempestose trovate rifugio in porti ben riparati, porti che potete esserne certi, gli yacht più lussuosi non conoscono. La notte però passa in un batter di ciglio e di nuovo la vostra barca dalle forme slanciate annusa il vento, le balene emettono i loro spruzzi e voi scivolate veloci sopra città sepolte e vi scontrate coi pirati e gettate l’ancora dinnanzi a isole di corallo.

(Pagina 8)

Nel preciso istante in cui dubitate di poter volare, perdete per sempre la facoltà di farlo. La ragione per cui gli uccelli volano e noi no, sa nel fatto che loro hanno una fede assoluta. Aver fede, si sa, vuol dire avere le ali.

(Pagina 16)

Shelley era un giovane gentiluomo e adulto quel tanto che era possibile aspettarsi da lui. Era un poeta e i poeti, si sa, non sono mai veramente adulti.

(Pagina 22)

Che strano però, per i genitori che, appena riaprono i cancelli, si affrettano alla ricerca dei loro bambini, incontrare invece quelle due delicate, piccole lapidi. Spero che Peter non sia troppo pronto con la sua paletta. Il tutto mi sembra alquanto triste.
[explicit di "Peter Pan nei giardini di Kensington"]

Tutti i bambini crescono, tranne uno. Presto vengono a sapere che diventeranno grandi e Wendy lo venne a sapere in questo modo: un giorno, quando aveva due anni e giocava in giardino, colse un fiore e lo portò di corsa alla mamma. La bambina appariva così deliziosa, che la Signora Darling si portò una mano al cuore e disse: — Oh, perché non puoi restare così per sempre! — L’argomento fu esaurito con queste parole, ma da quel momento Wendy seppe che sarebbe cresciuta. Dopo i due anni, tutti lo vengono a sapere. I due anni sono l’inizio della fine.
[incipit di "Peter Pan e Wendy"]

Tutti i bambini restano colpiti così la prima volta che sono trattati slealmente. Sono persuasi che la lealtà sia dovuta loro di diritto allorché si avvicinano a voi con fiducia. Se sarete sleali con loro, vi ameranno ancora, ma non saranno mai più gli stessi ragazzi di prima.

(Pagina 149)

Come tutti coloro che sono schiavi di un’idea fissa, anche il coccodrillo era un animale stupido.

(Pagina 193)

Anche Margaret crescerà ed avrà una bambina che, a sua volta, diventerà la mamma di Peter; e così via, per sempre, finché i bambini saranno spensierati, innocenti e senza cure.
[explicit di "Peter Pan e Wendy"]


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