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“Petrolio” – Pier Paolo Pasolini

Creato il 27 settembre 2011 da Temperamente

“Petrolio” – Pier Paolo PasoliniNon ho dovuto scrostare le macchie di petrolio sulle mani, mentre leggevo quel materiale letterario incompiuto – ché romanzo non lo si può definire – in ogni dove: in treno, al parco, sul divano, a tavolino.
Ma ho dovuto fare i conti con tutta la realtà che orbitava attorno all’oro nero. Sono penetrata, trascinata dalla scrittura vorticosa e brulicante di Pasolini, in un mondo di perversioni, crudezze e compromessi che mi hanno disvelato una realtà interiore ed esterna che non volevo immaginare.
E mi sono avvalsa, solo per certe pagine troppo inaccettabili per la mia sensibilità, del diritto del lettore di andare avanti. Non volevo fermarmi, non potevo perché l’autore friulano ormai mi apparteneva. Sarebbe stato come abbandonare un amico conosciuto da poco, solo perché il suo punto di vista è più crudo del mio.
Petrolio non è la storia di uno sdoppiamento, ma mette in scena la crisi dell’identità dell’uomo borghese nell’era del boom economico e la sua ossessiva ricerca.
È vero sì, che ci sono due personaggi: Carlo Polis (il buono) e Carlo Tetis (il diabolico). Ma non sono antagonisti, tutt’al più complementari. Due distinti individui che ne formano uno solo, pur avendo vite separate e dovendo supplire, talvolta, l’uno all’assenza dell’altro.
Un’opera omnia che comprende variegati stili: dal reportage giornalistico al descrittivismo manieristico, la cui espressione (e influenza) più alta e riconoscibile è quella dell’ing. Gadda, alla scrittura visionaria e, per certi versi, allucinata tipica della Divina Commedia.
Un vero e proprio testamento, una bomba ad orologeria che non disdegna di presentare nomi reali di personaggi politici e non degli anni ’60 e ’70.
L’assenza di linearità narrativa, o perlomeno di un’idea compiuta e definita, rende a volte difficile la lettura, che procede con qualche pausa in occasione di note e appunti tecnico-narrativi dell’autore. Il libro, infatti, si presenta non suddiviso in capitoli, ma in Appunti (chiaro segnale di un intento di rielaborazione e sistemazione non avvenuto).
Ciononostante vi sentirete risucchiati dal turbinio di immagini e parole e sarà peggio se proverete a fuggire! Vi consiglio di aspettare che sia il vortice ad espellervi e lasciarvi andare. Buon’avventura!

Susanna Maria de Candia

Pier Paolo Pasolini, Petrolio, Oscar Mondadori, pp. 656, 10,80 euro.


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