-Giugno- Quando, di primo mattino, sento quella certa scampanellata; e quando la servettami annuncia poi la visita della cognata, prima ancora ch’ella apra la bocca, io so già a che debbo attribuire il grande onore di ricevere la mia cara parente! Infatti, eccola stamane pronta a dirmi: – Ho letto cara Petronilla, quella tua…complicata ricetta della
composta di noci verdi. Buono, ottimo anzi sarà, non lo metto in dubbio, il piatto; ma quanto, oltre che complicato, anche costoso e quanta pazienza, e quanto tempo richiede per essere preparato! Io ho pertanto pensato che…alle tue fide amiche, in possesso di noci acerbe, avresti potuto piuttosto insegnare… Guarda; ecco qui, per te e per loro, la ricetta d’un liquore, ch’è stomatico e prelibato, e che appunto si fa con le noci abbacchiate a San Giovanni.
E, come è suo uso, dopo di avermi distesa sul tavolo la ricetta, la grassa cognata se l’è svignata con la consueta fretta.
La ricetta eccola qua:
“In due chili di spirito sopraffino, metti in infusione (in un capace bottilione) 39 noci acerbe (dopo di averle tutte tagliate in 4 pezzi); 10 chiodi di garofano; un pezzo di cannella regina; e un po’ di corteccia di limone. “Chiudi ben bene il bottiglione e tienlo esposto per 40 giorni al sole; agitandone ogni mattina il contenuto; e ritirandolo, ogni sera, in casa. “Dopo 40 giorni (cioè il 3 di agosto) fa bollire con 400 grammi d’acqua un chilo di zucchero. “Mentre questo sciroppo si raffredda, cola l’infuso alcoolico delle noci, attraverso una garza. “Unisci, a questo punto, lo sciroppo; mescola; ed il liquore prelibato è così già fatto, e non ti rimarrà che imbottigliarlo; inceralaccare le bottiglie; e riporle; per aprir, poi, la prima quando verrà l’occasione di fare una figurona col domestico liquore.
“Le noci…non buttarle; ancora possono servire! Rimettile nel bottiglione; ricoprile petronilla,ricette,san giovanni,liquori,nocino,rosolio,maraschino,erbe,fragole,caffècon metà vino bianco e metà marsala; riponi il bottiglione al sole per altri 40 giorni senza scordare di sbatterlo ogni mattina; e così, dopo averlo con il solito sciroppo addolcito… eccoti pronto il liquore di… seconda mano; quello riservato agli… economici usi familgliari!”
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La ricetta era questa ed io, quando avrò il cesto, che ho già ordinato, con le noci acerbe abbacchiate a San Giovanni, con 39 di esse farò il liquore stomatico e prelibato della mia cognata; e farò con le altre la conserva della vecchia signora veneziana. Ma… ma…(un dubbio mi coglie!) se… dato che la matematica non è mai stata il mio “forte” per uno sbaglio di calcolo, mettessi nel bottiglione, invece di 39, nientemeno che 40 noci? Oh, quale complicato problema cucinario sarebbe, allora, questo! ***
Liquore di noci acerbe
versione da Le perline di Petronilla – Liquori, bibite, sciroppi, coppe, tazzine” ed. Sonzogno – 1946 – 1947
Segui questo mio consiglio, te lo raccomando proprio vivamente. Ogni anno, il 24 Giugno (cioè nel giorno di San Giovanni Battista) procurati 39 (non 38 e non 40) delle noci acerbe che quella mattina stessa saranno state abbacchiate. Tagliale tutte (con il loro mallo) in quattro pezzi, versale in un capace bottiglione, aggiungi 2 chili di alcool da liquori, 10 chiodi di garofano, un pezzo di corteccia di cannella e la buccia di mezzo limone. Tappa ben bene il bottiglione, infilaci al collo un pezzo di carta con su scritto 3 agosto; tienilo ogni giorno esposto al sole, ritiralo ogni sera in casa e scuotilo ben bene ogni mattina e ogni sera. Il 3 Agosto (cioè dopo 40 giorni da che noci e droghe saranno in infusione) fà bollire un chilo di zucchero con 400 grammi di acqua e lascia poi raffreddare lo sciroppo.
Cola in una bacinella, con una garza, l’infuso; unisci lo sciroppo, mescola, distribuisci il liquore in tre bottiglie, tappale, inceralaccale, incollaci sopra etichette con scritto “Nocino”, allineale sul ripiano della tua dispensa riservato ai liquori e se avrai seguito il mio consiglio per due, tre anni avrai sempre in casa il più corroborante, digestivo e stomachico dei liquori casalinghi.
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Troppo costosa, per la tua borsa, la provvista? Allora: noci 19 e mezzo, alcool 1 chilo e zucchero mezzo chilo.
Maneggiando quelle noci e i loro malli, ti si sono annerite le dita? Allora, strofinale con aceto forte, risciacquale con acqua fredda ed ecco che il brutto nero sparirà di colpo e che del tuo lavoro di liquorista sulle tue manine non rimarrà nessuna traccia.
Nocino di seconda mano
Hai appena riposto le bottiglie di squisito Nocino, e già t’appresti a far grande pulizia in cucina? E stai anche per buttare fra le spazzature quelle 39 noci che pur saranno ancora tutte imbevute di alcool? Fermati e seguendo quest’altro consiglio mio, riponi subito quelle noci nel bottiglione. Versa loro sopra successivamente un bicchiere di vino bianco e uno di marsala fino a che le vedrai coperte completamente, aggiungi le stesse droghe che hai usato per il nocino di “gran classe”, tappa, esponi per 40 giorni al sole. Cola, unisci lo sciroppo preparato bollendo 800 grammi di zucchero con 400 di acqua; mescola, imbottiglia, tappa, scrivi sulle relative etichette “Nocino II” e avrai così la tua
abbondante provvista di liquore corroborante, digestivo e stomachico ma che, per essere assai meno alcolico del…primogenito, sarà più adatto ai vecchi ai ragazzi ed ai dispeptici. Se, dunque, seguirai questi miei consigli, ogni anno il 24 Giugno, il 3 Agosto e il 12 di Settembre, gran fabbricare di liquori nella tua cucina!
- PETRONILLA: svolse un ruolo importante negli anni delle ristrettezze economiche dovute alla guerra. Di fronte alla drastica riduzione dei beni alimentari disponibili, proponeva i suoi suggerimenti «sul modo di sbarcare il lunario mangereccio, consumando poco grasso, poco riso, poca pasta, poca farina e poco zucchero; spendendo pochetto ma….nutrendo bastevolmente»
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