CARTEINREGOLA CHIEDE ALL’ASSESSORE CIVITA , rinnovando la richiesta di non prorogare il Piano Casa, di introdurre almeno un emendamento che riporti gli interventi previsti dal testo attuale nel perimetro della pianificazione e della regia pubblica. In particolare, per Roma Metropolitana, chiediamo che, per tutte le trasformazioni urbanistiche rilevanti, laddove si prevedono interventi “in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici e dei regolamenti”, gli aumenti di cubatura e i cambi di destinazione d’uso siano subordinati all’ approvazione dell’Assemblea Capitolina, ottenuto il parere delle commissioni preposte, sentiti i Municipi competenti e dando ai cittadini la possibilità di inviare le proprie osservazioni.
Il fronte che si era eretto compatto a difesa del Piano Casa 2 e della sua proroga senza sentire ragioni, neanche quelle avanzate da Carteinregola e da tante altre associazioni (Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Italia Nostra, Legambiente, VAS, WWF, FAI etc), che da un anno chiedono di cancellare tutti gli articoli abnormi introdotti dal Piano casa Polverini, comincia a incrinarsi. Hanno cominciato alcuni Municipi (il I, il II e il XIV), ad approvare in modo “bipartisan” una mozione di SEL che chiede delle drastiche modifiche alla legge, il quotidiano La Repubblica ha rotto il “silenzio stampa”, e adesso abbiamo appreso che l’Istituto Nazione di Urbanistica del Lazio ha scritto al Presidente Zingaretti, dicendo senza tanti giri di parole quello che noi sosteniamo da tempo, cioè che le stesse dure critiche avanzate in passato dalla Sezione Lazio dell’INU al cosiddetto ‘Piano casa’ Ciocchetti, sono “tuttora valide.”
Non solo: nella lettera firmata dal Presidente del Lazio Domenico Cecchini, dal vice Gianfranco Buttarelli e dai membri del Consiglio direttivo regionale e nazionale Daniel Modigliani e Simone Ombuen, si auspica esplicitamente che la legge vigente “abbia termine alla prevista scadenza del 31 gennaio 2015“ e che “ove ciò non fosse possibile, e la proroga sia breve e comunque non superi il 2015“. E soprattutto si aggiunge che “per ridurre i guasti prodotti da quella legge” deve essere ” esclusa dai suoi benefici l’edilizia ancora da realizzare, ancorché dotata di permesso di costruire“, concludendo con la considerazione che è “indispensabile superare finalmente la logica dei cosiddetti ‘piani casa’ “...per riorganizzare, semplificare e innovare la normativa urbanistica ed edilizia dotando il Lazio della attesa nuova legge per l’urbanistica e il governo del territorio”. Esattamente quello che chiediamo noi da un sacco di tempo.
E spiace non poter aggiungere all’elenco di chi si pone domande sul provvedimento pensando agli effetti sulla cittadinanza del Piano casa, più che agli effetti del proprio “disallineamento” nei rapporti con la maggioranza, alcuni consiglieri chiamati da Zingaretti a rappresentare la società civile. Comprendiamo la difficile posizione di chi da un lato si sente investito del dovere di lealtà verso il Presidente e dall’altro non può rinnegare anni di impegno fianco a fianco delle realtà associative dei territori. E apprezziamo la determinazione di chi ha continuato ad agire secondo le sue convinzioni, pur nell’isolamento che si coglie nel mancato sostegno alle sue proposte di emendamento alla PL 75 da parte della sua stessa maggioranza e in molti casi degli stessi membri della sua lista.
Siamo però, in generale, piuttosto delusi per la avvilente stuazione di molti consiglieri che “in camera caritatis” ci danno ragione (o, peggio, svelano la loro scarsa conoscenza della legge e delle sue conseguenze), per poi ammettere lapropria impotenza di fronte alla “volontà superiore” della maggioranza. E siamo preoccupati per la prospettiva che sottende, che riguarda quali possibilità abbiano i cittadini di incidere in qualche modo su quelle logiche che conosciamo ormai bene, se anche i rappresentanti a loro più vicini non possono permettersi di far sentire la loro voce.
Speriamo che, come i consiglieri municipali e a i rappresentanti dell’INU Lazio, anche qualche consigliere dei gruppi di maggioranza – partiti o liste civiche – ci ripensi, e voti secondo la sua coscienza e non secondo “dictat” calati dall’alto.
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Il Presidente di Inu Lazio scrive a Civita e Zingaretti: “Ancora valide le critiche al piano casa, approvare legge urbanistica regionale”
22/10/2014
Alla vigilia della sessione del Consiglio regionale che discuterà il piano casa il presidente dalla sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Domenico Cecchini – assieme al vicepresidente della sezione regionale Gianfranco Buttarellli e ai membri del Consiglio direttivo regionale Daniel Modigliani e del Consiglio direttivo nazionale Simone Ombuen – ha inviato una lettera e all’assessore regionale all’Urbanistica Michele Civita e al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Questo il testo della missiva: “La Sezione Lazio dell’Istituto Nazionale di Urbanistica ha criticato duramente in passato la legge Ciocchetti cosiddetto ‘Piano casa’. Riteniamo che tali critiche siano tuttora valide. Pur apprezzando la riduzione effettuata dal testo attualmente all’esame del Consiglio regionale di alcuni dei peggiori effetti negativi di quella legge, auspichiamo che essa abbia comunque termine alla prevista scadenza del 31 gennaio 2015; ove ciò non fosse possibile, che la proroga sia breve, comunque non superi il 2015.
“Auspichiamo anche, sempre per ridurre i guasti prodotti da quella legge, che sia esclusa dai suoi benefici l’edilizia ancora da realizzare, ancorché dotata di permesso di costruire. Riteniamo indispensabile superare finalmente la logica dei cosiddetti ‘piani casa’ concludendo al più presto il lavoro della Commissione nominata nel novembre 2013 per riorganizzare, semplificare e innovare la normativa urbanistica ed edilizia e dotando il Lazio della attesa nuova legge per l’urbanistica e il governo del territorio”