Domani verrà firmato il nuovo Decreto Sviluppo, una manovra del valore di 10-12 miliardi di euro secondo quanto dichiarato dal ministro Brunetta. Sono previste novità riguardanti: un piano casa rafforzato, maggiore possibilità di trattativa privata sugli appalti pubblici e accelerazione delle grandi opere, credito d’imposta per le assunzioni al Sud ma anche cancellazione della sanzione amministrativa del 30% sui versamenti omessi, ritardati o incompleti dovuti al fisco in seguito agli accertamenti.
Il decreto introduce un’importante misura per la tutela delle famiglie che si prestano a chiedere un mutuo. Qualora l’ Isee (indicatore del reddito fornito dall’Inps) non sia superiore a 30 mila euro e il valore del mutuo non superi i 150 mila euro è possibile chiedere l’applicazione di un “cap”, un tetto massimo al tasso variabile del mutuo che mette al riparo da eventuali fluttuazioni eccessive. Sarebbe previsto l’introduzione anche di nuove limitazioni riguardanti il tasso di interesse applicabile per i prestiti a privati più restrittivo di quanto è oggi (4%).
Da quanto si apprende dal Corriere della Sera sarebbero inoltre “Confermati il credito d’imposta del 90% e la deducibilità dei costi per le aziende che commissionano la ricerca alle Università, con il decreto dovrebbe arrivare anche il credito d’imposta per le assunzioni a tempo determinato nelle regioni svantaggiate del Mezzogiorno. Al via anche il nuovo regime per i distretti turistico balneari, con agevolazioni fiscali per l’aggregazione delle attività esistenti o di nuova realizzazione“. Ulteriori novità riguarderebbero i permessi di costruzione e nuove regole sugli appalti pubblici, in particolare la soglia per le trattative private sarebbe elevata da 500 mila euro a un milione.