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Piante selvatiche: il prugnolo

Creato il 20 ottobre 2012 da Rossellagrenci

PIANTE SELVATICHE: IL PRUGNOLO

Quante piante ci sono sconosciute e non sappiamo più utilizzare a causa della nostra società consumo-stupidistica! Tante piante selvatiche alla portata di tutti!

Oggi vi presento una pianta diffusissima dalle mie parti: il Prugnolo selvatico o Prunus Spinoso, con il quale ho fatto una marmellata “curativa” (insieme al limone), che aggiungo quà e là ai dolci. Da sola ha un gusto un pò troppo acre e spigoloso, ma insieme ad altri ingredienti è ottima e fa benissimo! Il prugnolo è un rinvigorente ed è utile per l’inappetenza nei bambini.

L’arbusto fa parte della  famiglia delle Rosaceae, originario dell’Asia, dell’Europa e dell’Africa del nord, dove cresce spontaneo nei boschi e nei sentieri.

Il prugnolo è un arbusto che può arrivare fino a quattro metri d’altezza e che si caratterizza per i fiori bianchi che spuntano i primavera e, soprattutto, per i frutti blu usati in erborosteria e per produrre liquori e marmellate.

Il prugnolo viene utilizzato soprattutto come pianta medicinale, grazie alle sue proprietà purganti, diuretiche e depurative; questa pianta contiene principi attivi importanti come le cumarine e i glucosidi dei fiori e il tannino, gli acidi organici, i flavonoidi e la vitamina C dei frutti.

I fiori e i frutti, che poi sono le parti del prugnolo maggiormente utilizzate, possono essere usare sia per uso interno che esterno, ad esempio i fiori sono ideali in caso di colon irritabile e di stitichezza e possono essere usati in infuso, mentre i fiori possono essere mangiati freschi in insalata o bolliti, ma anche sotto forma di sciroppo o di decotto.

Con le foglie in infuso si fa invece una tisana depurativa.

Con l’acqua di cottura dei frutti si possono effettuare dei tamponi nasali in caso di epistassi, oppure per fare sciacqui e gargarismi se si soffre di gengivite o faringite.

PS: A causa dell’inquinamento dei gas di scarico delle auto è necessario scegliere il luogo adatto per raccogliere le piante selvatiche, lontano dalle strade principali, possibilmente in aperta campagna.

Per chi invece volesse provare lo sciroppo di Prugnolo Bio vi consiglio questo della Weleda:

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PIANTE SELVATICHE: IL PRUGNOLO


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